Cari amici, in questi gg non mi sono fatta sentire in quanto ero a lavorare ai seggi. Devo onestamente dire, che purtroppo si è verificato quello che i più attenti temevano “l’ingovernabilità.” E’ come dire che siamo caduti dalla padella nella brace e cioè che se prima stavamo male, adesso stiamo anche molto peggio, anche se viene spontaneo pensare a come si possa stare peggio di così????? Sereni!!!!!!!! L’esperienza mi ha insegnato che non c’è mai un limite a quanto peggio si può stare, per cui non ci tocca altro che pregare. A volte, mi soffermo a riflettere su quanto la concezione di vita sia cambiata. Anni fa, quando l’Italia era il settimo paese più industrializzato del mondo e i cittadini italiani avevano ancora dei diritti, lavorare era solo un mezzo per vivere al meglio delle proprie possibilità. Oggi che siamo in braghe di tela e dire ciò sembra quasi un eufemismo, avere un lavoro sembra sia diventato per tutti il fine ultimo della vita stessa. Sognare di avere un lavoro a qualsiasi costo. Quando il lavoro c’era, si sono fatte molte lotte affinchè il lavoro fosse tale e non sfruttamento, oggi sembra ci sia stata un’involuzione, sull’altare del lavoro vengono bruciati diritti, certezze, vite. Anni or sono a fronte di una competenza venivano stabiliti dei compensi, sottoscritti da contratti a tempo indeterminato, oggi si vogliono le stesse competenze, con i famosi contratti atipici, a progetto, co co co, a termine e dietro tutti questi tipi di contratti si nascondo piccoli o grandi ricatti. E’ questa la vita che ci tocca di vivere nel terzo millennio??????????Credo di poter affermare senza tema di smentita, che abbiamo commesso troppi errori, ma come fare per porci rimedio, tante, troppe sono le sirene che cercano di ammagliarci, ci vuole veramente carattere e cervello per non lasciarsi sedurre, ma questa non è cosa da tutti……. Oggi per ammazzare un po’ l’ansia da futuro, mi sono buttata a capofitto nella cucina, ho acceso la musica e ho cercato di distogliere la mente da così grami pensieri, ma anche se non voglio pensarci, devo farlo, devo capire se c’è qualcosa che io possa fare per il mio grande e bel paese!!!!!!!!!! Dicevo che mi sono immersa nella cucina e che cosa ho preparato, fra l’altro, questo bel baccalà con le patate. Forse non lo avrete capito, ma io adoro il baccalà e durante l’inverno almeno una volta ogni 10 gg lo preparo. Vediamo subito la ricetta.
Ingredienti:
un kg di filetto di baccalà bagnato
5 patate
una scatola di pelati
una cipolla
un ciuffetto di prezzemolo
olive infornate nere
pecorino grattugiato
olio extravergine d’oliva
Preparazione:
Se in casa avete un tegame in terracotta usate quello perchè il baccalà sarà molto più saporito. Ungetelo con un po’ d’olio, quindi disponeteci sopra il baccalà e conditelo con un po’ di pelati, prezzemolo, cipolla, un paio di cucchiai d’olio e una manciata di pecorino.
Pelate, lavate e tagliate a cubetti le patate e coprite il baccalà, quindi condite tutto nuovamente.
Aggiungete un mezzo bicchiere d’acqua, mettete un po’ di sale e infornate a 180 gradi per un’oretta o comunque fino a quando le patate non si saranno cotte.
1 commenti:
Anche a me piace molto il baccalà e lo preparo esattamente nella maniera da te pubblicata. Un ottimo spunto per i prossimi giorni. Baci Rosa
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