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domenica 28 febbraio 2010

Funghi orecchie di Giuda alla milanese (impanati)

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Carissimi amici, sono appena tornata dall’Oltrepò dove spesso vado a passare il weekend e la prima cosa che sto facendo, è quella di pubblicare una cosa sfiziosissima che ho preparato oggi. Questa è un altro antipasto, che va aggiunto agli altri che abbiamo già visto, che fa fare un figurone, con pochissima fatica, nelle cene importanti.

Ingredienti:

1/2 kg di funghi orecchie di Giuda o comunemente detti orecchiette

3 uova

una manciatina di pecorino grattugiato

250 gr di pangrattato

olio per frittura

Preparazione:

Cercate di acquistare dei funghi belli grossi, ma se non riuscirete a trovarne, anche un po’ più piccoli andranno benissimo. Tagliate le cappelle e pulitele.

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Fatto ciò, prendete una ciotola, rompeteci dentro le uova, un pizzico di sale, il pecorino, sbattete e immergetevi i funghi, dopo di che passateli nel pangrattato, schiacciandoli, affinchè la panatura aderisca ben bene.

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Prendete una padella da frittura antiaderente, mettete l’olio per la frittura e quando sarà ben caldo, immergetevi i funghi. Dopo la cottura, metteteli ad asciugare su una carta assorbente e ancora caldi disponeteli su un piatto da portata.

venerdì 26 febbraio 2010

Liquore d’arance e mandarini



Carissimi amici, oggi fatto un liquore fantastico, molto aromatico buonissimo da bere ghiacciato, ma io l’ho fatto soprattutto perchè  voglio preparare una buonissima torta al cioccolato fondente e vorrei bagnarla con il liquore all’arancia e farcirla con marmellata all’arancia, oppure per aromatizzare e sfumare le crepes e per fare altri dolci. Siccome questa torta non l’ho mai fatta prima, e la cui idea mi è venuta in questi giorni, come al solito, prima la preparo, poi la faccio assaggiare alle mie cavie e se è venuta buona, vi dò la ricetta. In verità  questa del liquore è una procedura lunga in quanto  le buccine devono rimanere nell’alcool per 40 gg, però siccome la stagione delle arance buone sta per finire, affrettatevi a preparare tutto, poi con calma quando saranno passati i 40 gg. ultimerete la preparazione, come ho fatto io.

Ingredienti:

5 arance non trattate

10 mandarini non trattati

1lt di alcool puro

1,5lt di acqua

900 gr di zucchero

un pizzico di vanillina

Preparazione:

Scegliete la frutta con le bucce perfette, lavatela benissimo, sbucciatela con il pelapatate cercando (per le arance) di tralasciare la pellicina bianca che renderebbe amaro il nostro liquore. Mettete le buccine nell’alcool e tenetele al buio per 40 giorni.

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Decorso questo periodo, prendete lo zucchero, aggiungete 1,5 lt di acqua, fatelo sciogliere sul fuoco. Quando lo zucchero sarà sciolto, togliete la casseruola dal fuoco e aggiungeteci l’infuso. Fatta questa operazione aspettate un giorno prima di imbottigliare. Con questa quantità d’acqua, la gradazione alcolica è di circa 35 gradi. Resta inteso che voi potrete cambiare la gradazione a vostro piacere, è sufficiente che se desiderate che il liquore sia meno alcolico, mettiate un po’ d’acqua in più e viceversa. Anche per la quantità di zucchero io vi ho dato un riferimento, ma voi mentre lo state preparando assaggiatelo, potrete aggiustare la dolcezza secondo i vostri gusti.

giovedì 25 febbraio 2010

Mostaccioli alle mandorle con glassa al cioccolato f.



In questi giorni, mi è venuta voglia di qualcosa di buono, e siccome io adoro le mandorle,da noi si usano molto per preparare dolci così ho deciso di preparare i mostaccioli, che sono un classico dei dolcetti pugliesi fatti in casa. La caratteristica di questi dolcetti è quella di  avere pochissimi  grassi, non contengono burro, non uova. Io ho glassato i dolcetti con lo zucchero perchè così è previsto nella  ricetta, ma se volete, o dovete economizzare sul consumo dello zucchero, potete lasciare i dolcetti senza glassa, come ha preferito fare mio marito. Senza la glassa, sono molto poco zuccherati e potrete mangiare qualche sfizietto, senza consumo eccessivo di zuccheri o grassi . Vediamo adesso come realizzare questa ricetta.

Ingredienti:

1/2 kg di farina

1/2 kg di mandorle

850 gr di zucchero (di cui 500 gr per fare la glassa)

una bustina di lievito per dolci

un pizzico di vanillina

100 gr di cioccolato fondente

50 gr di cacao amaro in polvere

caffè molto leggero per amalgamare

Procedimento:

Fate tostare le mandorle in forno caldo per un quarto d’ora circa.



Su una spianatoia, unite tutti gli ingredienti, la farina, le mandorle, 350 gr di zucchero, il lievito, la vanillina, il cioccolato a pezzetti grossolani e impastate tutto con caffè molto leggero e nella quantità necessaria a fare una palla



Prendete una teglia, imburratela spolverizzatela con della farina e disponeteci i dolcetti fatti palline un po’ schiacciate. Mettete nel forno caldo a 180 gradi per 15 minuti circa.



Glassa:

Dovete tenere presente che la quantità di zucchero necessaria per ricoprire dei dolcetti, deve essere di pari peso a quello dei dolcetti (500 gr di dolci, 500 gr di zucchero e così via). Mettete lo zucchero in una casseruola di media grandezza, metteteci la quantità d’acqua sufficiente a far in modo che lo zucchero si bagni, quindi lasciatelo sul fuoco dolce e aspettate che si sciolga. Vi accorgerete che lo zucchero è pronto se prendendo un po’ di zucchero con il mestolo (senza ustionarsi), non si sentiranno granelli tra le dita. A questo punto,  aggiungete il cacao, inglobatelo bene allo zucchero e togliete la casseruola dal fuoco.

Mettete lo zucchero in una grande ciotola e lavoratelo con un cucchiaio di legno girando sempre nella stessa direzione  perchè si deve montare e si potrà considerare pronto, quando vedrete girando che lo zucchero fa delle bolle. L’ultima operazione da fare è quella di immergere i dolcetti nella glassa e lasciarli asciugare. Come già vi dicevo, potrete se preferite anche non glassarli tutti, saranno ancora più delicati.  Consiglio, state bene attenti a non cuocerli troppo, potrebbero diventare molto duri!!!!!!!!!

mercoledì 24 febbraio 2010

I miei primi 100 giorni

Carissimi amici, oggi è una felice ricorrenza, il mio blog festeggia i suoi primi 100 giorni. Sono abbastanza soddisfatta, ma molto, moltissimo vorrei fare per i giorni che verranno. Innanzitutto stabilire un rapporto d’amicizia con molti di voi. Ci sono persone che mi visitano ogni giorno ed io sono molto soddisfatta di constatarlo; mi sembra quasi di conoscerle. Maria di Toronto per esempio mi ha scritto  e mi ha raccontato qualcosa di lei, e credo che si stia instaurando un rapporto d’amicizia.  Ovviamente, vorrei che molte altre persone mi scrivessero e mi dessero qualche coordinata per capire che tipo di persone sono interessate a quello che scrivo.

Risotto al radicchio e gorgonzola

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Cari amici, oggi ho preparato un piatto molto semplice, decisamente economico ma molto, molto pregiato,  veloce e facile da preparare. Chiunque può cimentarsi; i risotti sono un po’ la mia specialità perchè me ne invento tantissimi, tutti quelli che la mia fantasia è in grado di creare.  Certo alcuni esistono già, ma io trovo sempre e comunque il modo di fare una modifica.Sono specializzatissima nel fare le modifiche.Nel pomeriggio mi dedicherò a fare dei dolci fantastici, collegatevi domani, vi metterò la ricetta!!!!!!!!!!! Vediamo com’è la procedura per fare questo risotto.

Ingredienti:

300 gr di radicchio

150 gr di gorgonzola dolce

una cipolla

1/2 bicchiere di vino bianco

due dadi da brodo

1/2 kg di riso per risotti

olio extravergine d’oliva

parmigiano reggiano

Procedimento:

Iniziamo preparando il brodo che ci servirà per far cuocere il nostro risotto. Tagliamo finemente il radicchio, laviamolo e lasciamolo asciugare.

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Prendiamo una casseruola larga e un po’ bassa, tagliamo finemente la cipolla, mettiamo due o tre cucchiai d’olio, facciamo soffriggere quindi aggiungiamo il radicchio e sfumiamo con il vino. Lasciamo appassire per il tempo necessario, quindi aggiungiamo il riso e facciamolo tostare a fuoco vivo per 5 minuti circa.

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Abbassiamo la  fiamma e proseguiamo  la cottura mettendo un mestolo di brodo alla volta, cioè ogni volta che il brodo si asciuga, ne aggiungiamo dell’altro, fino a cottura ultimata. Poco prima di spegnere la fiamma, uniamo il gorgonzola tagliato a pezzi e una generosa manciata di parmigiano e facciamo mantecare,

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quindi togliamo dal fuoco e prima di servire lasciamo rassettare per 5 minuti e la pappa è pronta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 23 febbraio 2010

Coscia di maiale con cipolline e patate al forno

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Mio  figlio Diego, il più piccolo ha 20 anni, lui è al secondo anno di biologia, e per non fare torto a nessuno, bisogna che vi dica qualcosa anche di lui. Oggi ha fatto l’esame di genetica, un esame da nove crediti, che a suo dire è andato benissimo, io però se non metto il dito tra le pagine del libretto, stile Sam Tommaso, non ci credo. A parte gli scherzi, sono fiduciosa che tutto sia andato bene. Dopo un po’ di divagazioni che sempre mi permetto di fare, prima di passare alla ricetta, perchè altrimenti, il tutto si ridurrebbe ad una fredda lista della spesa, passiamo senza ulteriori indugi alla ricetta.

Ingredienti:

1kg di coscia di maiale

5 o 6 patate

1kg di cipolline

vino

salvia e rosmarino

pepe

olio extravergine

Preparazione:

Io al supermercato ho trovato una grossa fetta di coscia di maiale, il pezzo era talmente invitante che ho deciso di acquistarlo per farlo al forno. Se non lo trovate già tagliato come l’ho trovato io, potete sempre chiedere al macellaio del supermercato e farvela tagliare così in un’unica fetta. Mille volte mi è capitato di desiderare qualche preparazione particolare e non hanno esitato a prepararmela. Mettete la carne in una teglia da forno unta con un po’ d’olio,  gli aromi, il pepe il sale, un po’ di vino bianco e infornate. Sbucciate e affettate le patate e pelate le cipolline, condite con un po’ di vino bianco, un po’ d’olio,

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sale, pepe, salvia e rosmarino e infornate a 180 gradi. Ecco un piatto saporitissimo fatto alla velocità della luce. Io ho preferito cuocere le due cose separatamente, in quanto essendo la coscia un po’ grassa, rischiava d’impregnare le patate e le cipolline di grasso. A proposito, è arrivato l’esito dell’esame di Diego, ha preso 30 e lode. Bravo Diego!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 22 febbraio 2010

Orata al sale

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Cari amici, la giornata di sole che c’era ieri, è stata tutta un’illusione perchè ora di sera ha cominciato a piovere e la giornata di oggi è stata parecchio uggiosa;  ciò nonostante, come dico sempre a mia madre, tranquilla, comunque vadano le cose sempre verso la primavera stiamo andando!!!!!!!!!!!!!!!!Oggi ho preparato un pesce stratosferico, come al solito, quando trovo quei pescioni fantastici, ne subisco il fascino e non esito a comprarli. Già mi vedo davanti agli occhi, stile Paperon de’ Paperoni, l’immagine del pesce preparato secondo una ricetta speciale. E infatti di ricetta speciale si tratta,pur nella sua semplicità.

Ingredienti:

Orata di un paio di kg.

2 kg di sale grosso

1kg di sale fino

salvia e rosmarino

il succo di un limone

olio extravergine d’oliva

1 bicchiere d’acqua

Preparazione:

Eviscerate il pesce, squamatelo, lavatelo e riempite la pancia con gli aromi. Prendete una grande teglia, meglio se dai bordi un po’ alti, coprite il fondo con carta da forno e metteteci sopra il pesce. A parte cominciate a preparare il sale

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con il quale dobbiamo coprirlo totalmente. Prendete i pacchi di sale, mischiate quello grosso a quello fino, aggiungete un bicchiere d’acqua e comunque la quantità sufficiente per impastare il sale. Fatta questa operazione, cominciate a distribuirlo sul pesce come da foto. Ultimata questa procedura, ponetelo in forno a 200 gradi per 40 minuti circa. A cottura ultimata

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pulite il pesce, mettetelo in un piatto da portata. Con questo tipo di cottura, si esalta il sapore dello squisito pesce, per cui io personalmente ho preferito gustarlo così, ma i miei figli l’hanno mangiato con la vinaigrette, ottenuta sbattendo il succo di un limone e un paio di cucchiai d’olio extravergine d’oliva.

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Ovviamente, siccome non è semplicissimo trovare dei pesci di queste dimensioni, potete acquistare anche dei pesci più piccoli e trattarli allo stesso modo, modificando solo i tempi di cottura, in relazione alla grandezza del pesce.

domenica 21 febbraio 2010

Bavettine ai frutti di mare, peperoni, zucchine e……




Cari amici, qui a Milano c’è una splendida giornata di sole,  dopo una settimana di pioggia, che mi annuncia che se Dio vuole, fra un mesetto circa, arriverà la tanto sospirata primavera. Io in verità e credo di non essere la sola, in primavera rinasco, in quanto subisco il fascino dei fiori e dei profumi che reca con sè. Infatti io sono una grandissima appassionata di piante e di fiori, e quando vedo gli alberi con le gemme, dico a mio marito: “Vedi gli alberi che sono innamorati”? Oggi vi proporrò una ricetta molto particolare che come molte altre mi sono inventata e i cui risultati sono veramente eccelsi.

Ingredienti:

1/2 kg di calamaretti

1/2 kg di gamberi

1 kg di cozze

2 carote

2 peperoni piccoli, uno giallo e uno rosso

2 zucchine

2 spicchi d’aglio

10 pomodorini ciliegini

un ciuffetto di prezzemolo

3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva

1/2 bicchiere di vino bianco

400 gr di bavettine n. 13

Preparazione:

Innanzitutto pulite molto bene le cozze, togliete il peduncolo e mettetele in una padella sul fuoco affinchè si aprano. Appena aperte, toglietele dal fuoco ed estraete il mollusco. Filtrate l’acqua contenuta nelle cozze e tenetela da parte. Sgusciate i gamberi, pulite i calamaretti e tagliateli se sono troppo grandi. Lavateli benissimo, perchè possono contenere parecchia sabbia. A questo punto, cominciamo a tagliare a fiammifero tutte le verdurine.



Tenetele separate le une dalle altre, in quanto siccome hanno dei tempi di cottura differenti, dovranno essere inglobate in momenti diversi. Questi erano i passaggi per predisporre tutti gli ingredienti, ora passiamo alla preparazione vera e propria. Prendiamo un saltapasta, mettiamo l’olio con due spicchi d’aglio, li facciamo soffriggere moderatamente, quindi uniamo i calamaretti, dopo 5 minuti aggiungiamo i gamberi e dopo qualche minuto sfumiamo il tutto con il vino. A questo punto cominciamo ad aggiungere i peperoni e le carote che hanno bisogno di una cottura un po’ più lunga. Mettiamo i pomodorini tagliati a pezzettini e lasciamo cuocere per una decina di minuti. Quando le verdure avranno raggiunto la metà cottura, aggiungiamo le zucchine e a questo punto  gli ingredienti, dovrebbero arrivare alla giusta cottura tutti insieme. Quando la cottura è quasi ultimata, aggiungete le cozze e solo se sarà necessario potrete aggiungere l’acqua delle cozze che avevamo messo da parte.



Tenete presente che tutto il condimento, dovrà risultare alla fine molto umido, ma non acquoso. Mettete una casseruola di media grandezza colma d’acqua salata e portate ad ebollizione. Mettete le bavettine per il tempo previsto sulla confezione, quindi scolate. Aggiungete la pasta al condimento, saltate per qualche minuto,  affinchè gli ingredienti si amalgamino, dando origine ad una sinfonia di sapori e profumi, quindi servite con un po’ di prezzemolo tritato molto finemente. Se amate il pesce, dovete assolutamente provare questo piatto. Buon appetito!!!!!!!!!!!!!!!!!!

sabato 20 febbraio 2010

Lasagne alla bolognese




Carissimi amici, lo so che penserete che sono una sciocca, ma questa è la terza volta che cerco di scrivere questa ricetta, perchè il computer sta facendo le bizze e ogni tanto si spegne ed io che ho il vizio di non salvare di tanto in tanto, mi sono persa il documento e mi sta venendo la febbre al pensiero che devo riscriverla per la terza volta. Una cosa ho imparato oggi, che ogni tre per due devo  salvare. Se capisco che anche oggi ho imparato qualcosa, mi riesce più facile da digerire. Avevo scritto tante belle cose, che onestamente non ho nessuna voglia di riscrivere, per cui beccatevi la ricetta e i bei discorsetti li faremo un’altra volta.

Ingredienti:

600 gr di carne trita

una cipolla

due carote

un gambo di sedano

due bottiglie di passata di pomodoro

olio extravergine d0oliva

1/2 bicchiere di vino rosso

un cucchiaino di zucchero

1/2 kg di lasagne fresche

1etto e 1/2 di prosciutto cotto alla brace

1/2 di mozzarella

1 lt di latte parzialmente scremato

5 cucchiai di farina

noce moscata

Preparazione:

Iniziamo preparando il ragù con il quale cuoceremo le lasagne. Pelate, lavate e mettete nel mixer le verdure riducendole ad un battuto.



Prendete una casseruola, metteteci tre cucchiai d’olio il trito di verdure e fate soffriggere, quindi aggiungete la carne e successivamente sfumate tutto con mezzo bicchiere di vino rosso.



Aggiungete le bottiglie di passata, il cucchiaino di zucchero, l’olio extravergine d’oliva e lasciate cuocere per un paio d’orette, il tempo che necessiterà all’incirca il ragù per cuocersi. Quando il ragù sarà cotto, cominciamo a preparare la besciamella.



Prendete una casseruola di media grandezza. versateci i cucchiai di farina, un cucchiaio d’olio ( io di solito per fare la besciamella uso l’olio a posto del burro e il latte scremato in quanto pur raggiungendo ugualmente un risultato fantastico,risparmio sensibilmente sulle calorie e sui grassi), un pizzico di noce moscata, il sale, quindi comincio ad amalgamare il tutto con il latte, ponendolo un po’ per volta per evitare grumi. Mettiamo la casseruola sul fuoco dolce e continuiamo e girare . Adesso procediamo alla preparazione delle lasagne.



Prendete una teglia da forno, mettete un po’ di sugo e una mestolata di besciamella sul fondo per evitare che le lasagne possano attaccarsi. Disponiamo le sfoglie di pasta  nella teglia evitando che si sovrappongano senza che ci sia del sugo fra una sfoglia e l’altra. Io per anni ho sempre preparato le lasagne con la pasta secca, ma devo onestamente dire che se anche erano precotte non mi soddisfacevano una volta cotte risultavano troppo asciutte e un po’ gommose.  Da quando ho visto che con la pasta fresca si risolve il problema della cottura senza rimetterci sul risultato, ho sempre usato quella fresche perchè lo sbattimento per la preparazione è di gran lunga inferiore Alterniamo uno strato di pasta, condiamo con ragù, prosciutto, mozzarella e parmigiano grattugiato, quindi ultimiamo la preparazione con la besciamella, un po’ di noce moscata grattugiata, una manciata generosa di parmigiano un fili d’olio extravergine. Informiamo per una mezz’oretta nel forno a 200 gradi e prima di servire lasciamo rassettare per un quarto d’ora circa.



Volevo dirvi che le quantità che vi ho dato sono abbondanti, perchè quando faccio un po’ di fatica in più, ne preparo sempre in abbondanza così si mangia anche il giorno dopo visto che sono ancora più buone. Pensate che ho fatto anche una scodellina da microonde per Diego che le mangerà lunedì all’università.

venerdì 19 febbraio 2010

Gnocchi alla romana




Cari amici, oggi a Milano è il famoso venerdì grasso. Come già saprete Milano è l’unica città in Italia a seguire il calendario ambrosiano a seguito del quale, i festeggiamenti del carnevale si protraggono di qualche giorno rispetto al resto d’Italia. Ho chiesto mille volte al parroco della mia parrocchia le ragioni che avevano spinto Sant’Ambrogio a prendere questi provvedimenti, ma onestamente è una cosa che non mi entra in testa. Oggi mio figlio Diego, è andato a giocare a calcetto e sapendo che sarebbe tornato a secco di energie, ho pensato di fare una cosa che lui ama moltissimo e che nello stesso tempo gli desse un po’ delle energie perdute. Vediamo cosa andiamo a preparare.

Ingredienti:

250 gr di semolino

100 gr di burro

2 tuorli d’uovo

1lt di latte

parmigiano grattugiato

noce moscata

Preparazione:

Mettete a riscaldare il latte sul fuoco e quando è vicina la bollitura, versateci il semolino a pioggia e girate contemporaneamente per evitare che si formino grumi. Girate energicamente per una decina di minuti, fino a quando cioè il semolino non si sarà compattato, mettete il burro e  a questo punto togliete la pentola dal fuoco,  aggiungete le uova ad uno ad uno incorporandole  al semolino.Fatto ciò stendete il composto ancora caldo su una spianatoia che avrete unto con un po’ d’olio precedentemente. Livellatelo con il matterello e lasciatelo raffreddare. Quando il composto sarà raffreddato, con uno stampino, fate gli gnocchi che disporrete come da foto.



Mettete una manciata molto generosa di parmigiano, qualche fiocchetto di burro e mettete in forno a 200 gradi per una mezz’oretta, fino a quando non saranno ben dorati.

mercoledì 17 febbraio 2010

Mele fritte in pastella



Cari amici, in questo periodo sono un po’ triste, perchè speravo che avrei raggiunto la quota di 100 visite al giorno, ma purtroppo così non è; sono ancora un po’ lontana, non che questo m’importi più di tanto, ma visto e considerato che  fare tutto questo lavoro senza alcun introito è comunque faticoso e un po’ dispendioso, speravo quantomeno di ricevere   delle  soddisfazioni morali che per il momento tardano ad arrivare. Mi dico che comunque ho iniziato da neanche 3 mesi, che ci vuole del tempo, ma io sono fatta così non sopporto non vedere risultati soddisfacenti quando metto in campo tanto entusiasmo, ed energie. Spero che mi capiate e scusiate questo mio sfogo!!!!!!!!!!!!La ricetta di oggi è semplicissima e si realizza in 15 minuti d’orologio.

Ingredienti:

2 mele golden

un pizzico di vanillina

zucchero semolato

latte quanto basta

1 uovo

farina cinque cucchiai colmi

un cucchiaino di lievito per dolci

olio per friggere

Procedimento:

Come prima cosa dobbiamo preparare la pastella nella quale dovranno essere immerse. Procediamo in questo modo, mettiamo la farina, la vanillina, l’uovo,  il cucchiaino di lievito per dolci e amalgamiamo il tutto con il latte necessario, affinchè si formi un impasto liscio e fluido, quindi lasciamo riposare per una mezz’oretta. A questo punto, sbucciamo, togliamo il torsolo delle mele e affettiamole in modo da fare dei dischi.



Prendiamo una padella, mettiamo una quantità d’olio sufficiente a coprire le mele una volta immerse. Lasciamole dorare a fuoco medio,



quindi togliamole dal fuoco e mettiamole su un foglio di carta assorbente. Una volta asciugato l’olio, giriamole nello zucchero semolato e disponiamole su un piatto da portata.

martedì 16 febbraio 2010

Marmellata di fragole




Devo onestamente dire che ero talmente ansiosa di pubblicare nel blog questa ricetta, che non ho neanche aspettato il tempo giusto per trovare la frutta matura al punto giusto. Non sarebbe questo il momento, ma visto che sono stata fortunata a trovare la frutta giusta, tenete da conto questa ricetta così quando troverete la frutta matura ed economica, sarete pronte per trasformarla in una leccornia. Io queste marmellate le faccio non solo per la colazione, ma anche e soprattutto per preparare dolci e crostate e siccome nei prossimi giorni ho intenzione di fare un bel dolce arrotolato, la marmellata fatta in casa è d’obbligo. Come al solito vi dico che la marmellata è semplicissima da fare, chiunque di voi si può cimentare.

Ingredienti:

2kg di fragole mature

1 limone

1 mela

1kg di zucchero

un pizzico di vanillina

1 bicchierino di limoncello

Preparazione:

Lavate bene le fragole, togliete il picciolo e stendetele su un canovaccio ad asciugare un po’.



Mettete le fragole in una casseruola, aggiungete lo zucchero,pelate il limone con un pelapatate, tagliuzzate la buccia finemente e aggiungetela agli altri ingredienti, quindi mettete la mela anch’essa tagliuzzata finemente (la mela contiene la pectina che è un addensante naturale, e per la frutta molto succosa, può essere utile per darle un po’ di corposità). Mettetela sul fuoco e fatela cuocere dolcemente. A cottura quasi ultimata, mettete la vanillina e del limoncello per aromatizzarla. Di tanto in tanto schiumate con una schiumarola. La cosa più difficile da capire, soprattutto per le marmellate che quando sono calde appaiono molto liquide,è quando la cottura è ultimata. Andate a vedere la ricetta della marmellata d’arance, e vi spiego come. Versate nei vasi sterilizzati ancora caldi, ed anche la marmellata quando la verserete deve essere anch’essa calda, rovesciate i vasetti affinchè con il calore della marmellate si sterilizzi anche la parte superiore che altrimenti con la presenza dell’aria non sarebbe sterilizzata perfettamente, e il giorno dopo riponete i vasetti al buio. Consiglio, io  vi ho dato la quantità di zucchero standard, ma sappiate che con queste dosi viene una marmellata non molto dolce, se volete dare la dolcezza a voi più congeniale, assaggiatela durante la cottura, se lo gradirete,  potrete aggiungere dell’altro zucchero.

lunedì 15 febbraio 2010

Parmigiana di melanzane



Cari amici, sono tornata, un po’ più presto del previsto, perchè sono andata a Torino e di là dovevo andare a vedere il famoso carnevale di Ivrea, dove si tirano tonnellate d’arance, ma in realtà non ci sono andata perchè stamattina nevicava alla grande, ragion per la quale abbiamo pensato bene, io e mio marito, di tornare a Milano qualche oretta prima. In questi tre gg. in cui sono stata via, oltre che a trascorrere ore serene, ho anche pensato a quello che avrei cucinato questa settimana, e la prima ricetta che ho messo in nota, è quella che vi sto per proporre.Vediamo subito come prepararla.

Ingredienti:

1kg di melanzane

2 uova

un po’ di farina

olio per la frittura delle melanzane

pecorino grattugiato

200 gr di scamorza

1hg di mortadella

una bottiglia di passata rustica

1 cucchiaino di zucchero

polpettine (vedi ricetta pasta al forno)

Preparazione:

Innanzitutto lavate e affettate le melanzane, mettete un po’ di sale e lasciatele per un quarto d’ora affichè fuoriesca il liquido amarognolo che contengono.



Nel frattempo prendete la bottiglia di passata rustica e mettetela in una casseruola sul fuoco con un po’ d’olio extravergine, un po’ di sale un cucchiaino di zucchero  e lasciate cuocere per il tempo necessario. Mentre il nostro sugo cuoce, noi procediamo a friggere le melenzane. Prendiamo le uova, ci mettiamo un po’ di sale, un po’ di pecorino grattugiato e sbattiamo. Asciughiamo le melanzane, le infariniamo quindi le passiamo nelle uova. Prepariamo una padella con abbastanza olio, decidete voi se volete friggere con olio d’oliva che tiene meglio le alte temperature che si raggiungono nella frittura, risultando così molto meno dannoso per la salute, ma ovviamente molto più caro, oppure usare l’olio di semi. Io cerco il giusto compromesso, acquisto un olio d’oliva più economico per la frittura, e uno abbastanza di pregio per i piatti cotti, e uno molto di pregio per i piatti crudi. Preparate un vassoio, con della carta assorbente per asciugare le melanzane, dopo la frittura.



Intanto che il sugo finisce di cuocere, preparate gli ingredienti per il ripieno. Tagliate grossolanamente la scamorza, è preferibile alla mozzarella in quanto quest’ultima rilascia un po’ troppo latte, la mortadella, scegliete quella al pistacchio che è molto più aromatica. A questo punto io aggiungo nel sugo al pomodoro, anche le polpettine la cui ricetta si può trovare nella mia pubblicazione della pasta al forno, anche se non tutti le mettono, ma vi assicuro, che come direbbe qualcuno:” Ci azzeccano proprio”!!!!!!! A questo punto il sugo dovrebbe essere cotto, per cui procediamo disponendo su una teglia da forno, un po’ di sugo, uno strato di melanzane, il condimento che abbiamo preparato, un po’ di formaggio grattugiato, e così via, fino a quando non abbiamo esaurito tutte le melanzane.



Alla fine condiamo la teglia con una manciata generosa di pecorino, che una volta nel forno genererà una fantastica crosticina abbrustolita dal profumo  da svenimento che arriverà dritto alle narici della mia golosissima cagnolina, che correrà  come un bersagliere in cucina a vedere cosa passa il convento.

venerdì 12 febbraio 2010

Filetto di cernia gratinato al forno



Cari amici, durante questo weekend  sarà la festa degli innamorati, e siccome io sono come i salmoni, viaggio controcorrente, invece che mettere nel mio blog una splendida torta, magari  a forma di cuore, come molte volte ho pensato di fare, che ti pubblico????? Un bel piatto a base di pesce!!!!!!!!!!!! In verità mi sono detta, che mezzo mondo avrebbe pubblicato qualcosa per San Valentino, per cui io,  che nella vita ho sempre voluto dissociarmi dalla massa, ho pubblicato questo bel secondo. Oltretutto anch’io con mio marito, la mia dolce metà, andrò a fare un fine settimana d’amore, per cui ,domani niente pubblicazioni, ci risentiremo domenica sera. Ed ora dopo tanti preamboli, passiamo alla preparazione.

Ingredienti:

1kg di filetto di cernia

100 gr di pangrattato

una bella manciata di pecorino grattugiato

olio extravergine d’oliva

un ciuffetto di prezzemolo

2 spicchi d’aglio

sale a piacere

Preparazione:

Questo è quello che io confidenzialmente considero un piatto “alla veloce”, cioè uno di quei piatti da fare quando non si ha tempo/voglia, di prendersi troppi impicci. Come dicevo in un’altra pubblicazione, quando si prepara un piatto, bisogna anche tenere presente le energie che si mettono in campo, rispetto ai risultati che si ottengono. Sappiate che la mia filosofia è: “minimo sforzo, massimo rendimento”: Per cui se esiste anche solo una possibilità, io applico sempre e in ogni situazione della mia vita, questa filosofia, è  pur vero però, che non sempre è attuabile. Allora dicevo, si tratta di un piatto che si prepara esattamente in 5 cinque minuti e non di più. Volevo anche dirvi che non è necessario che i filetti siano di cernia, che non sempre è facile da trovare, potete usare qualsiasi altro filetto. La gratinatura è così fantastica, che farà diventare squisito qualsiasi pesce metterete. Ungete la teglia da forno disponete i filetti e a parte preparate una bella manciata di pecorino, il pangrattato, il battuto di prezzemolo e aglio, un po’ di sale. Prima di coprire il pesce con il preparato, conditelo con un po’ d’olio e un po’ di sale, quindi disponete il composto e per ultimo mettete un fili d’olio.



Ponete nel forno caldo a 180 gradi per una mezz’oretta. I vostri figli, si leccheranno le dita!!!!!!!!!

giovedì 11 febbraio 2010

Crepes al Gran Marnier con cioccolato fondente



Cari amici vicini e lontani, (come diceva un vecchio presentatore televisivo) e non potete immaginare quanto mi entusiasmi  al pensare che dall’altro capo del mondo qualcuno si prenda la briga e perda del tempo a leggere quello che scrivo. Oggi faremo una cosa sfiziosissima, che mi fa venire l’acquolina in bocca solo al pensiero che fra poco, al solo scopo di vedere se il risultato è eccelso, me ne mangerò una bella imbottita e sbrodolante di cioccolato che cade da tutte le parti. Farò il sacrificio di provare per voi se questa mia  modifica è all’altezza delle mie aspettative.

Ingredienti per 12 crepes:

1/4 di lt. di latte

2 uova intere

150 gr di farina

un pizzico di sale

un pizzico di vanillina

Ingredienti per farcitura:

mezzo limone

zucchero a piacere

una noce di burro

succo d’arancia + buccine

Gran Marnier

150gr cioccolato fondente

Procedimento:

Mettere tutti gli ingredienti sopra descritti per fare le crepes e amalgamare bene, fino ad avere un composto cremoso. Lasciare riposare per un paio d’ore. Decorso il tempo necessario, iniziate a fare la crepes usando un padellino antiaderente è strettamente necessario che lo sia veramente. Ungetelo con un filo d’olio, fate riscaldare il padellino, quindi procedete. Una volta finite le crepes, iniziate a preparare la salsina nella quale immergeremo le crepes una ad una. Sarebbe meglio prepararle al momento . Prendete una padella larga, prendete mezzo limone, infilateci sopra la forchetta,



e continuerete ad usarlo in questo modo, mettete una buona quantità di zucchero, se preferite di canna, a lasciate sciogliere lo zucchero, poi aggiungete una noce di burro, il succo di due arance. Con un pelapatate, togliete la buccia delle arance che devono essere non trattate, tagliatele sottilissime, e mettetele insieme al composto nella padella. Fate cuocere le buccine e caramellare l’intingolo, quindi aggiungete il Gran Marnier e immergete una crepes alla volta. La girate da entrambi i lati, la togliete dal fuoco e la riempite di cioccolato fondente con l’aggiunta di un po’ di latte, che avrete fatto fondere a bagnomaria. La piegate e la rimettete nella padella per un minuto, quindi la servite nel piatto da portata con tutte le buccine e quando la mangiate, cercate se potete di non svenire!!!!!!!!!!!!!!!! A proposito, ho appena finito di farle, e come vi avevo detto ho fatto la cavia per voi, il risultato è eccelso!!!!

mercoledì 10 febbraio 2010

Trofie con broccoletti e gamberi



Siamo in pieno periodo di carnevale e devo dire che provo un po’ di nostalgia ripensando a quando ero indaffarata a preparare vestitini per partecipare alle varie feste. Mi sono sempre divertita tantissimo a fare vestiti di carnevale, perchè mi davano modo di sprigionare la mia creatività, poi l’amore per i miei bambini, faceva il resto. Una volta dovevo fare un vestito per Michele che aveva circa 17 anni e che ormai si sentiva troppo grande per indossare vestiti carnascialeschi. La partecipazione alla festa dell’oratorio però, era in maschera per cui bisognava trovare il modo di fargli indossare un travestimento. Sapendo che a quell’età mio figlio aveva il gusto dell’orrido, gli dissi:” Miki, perchè non ti travesti da scheletro?” L’idea fu per lui così brillante, che m’ingegnai a fare un abito da scheletro, e vi garantisco che fu il travestimento più gettonato della serata. Bando ai ricordi, e passiamo a vedere cosa preparerò per la cena.

Ingredienti:

1Kg di broccoletti

1/2 kg di trofie fresche

300gr di gamberi

2 spicchi d’aglio

due dita di vino bianco

peperoncino se lo gradite

olio extravergine d’oliva

Preparazione:

I broccoletti insieme ai cavolfiori, cavolini di Bruxelles,  sono verdure che hanno qualità antiossidanti grazie all’alto contenuto di vitamina c., per cui il loro consumo è sicuramente consigliabile. Io come avevo detto altre volte, uso molto com’è tipico nella dieta mediterranea, cuocere pasta e verdure insieme, perchè  favoriscono il minor assorbimento dei carboidrati della pasta. Il motivo è anche un altro, io ho quattro uomini che fanno sport,  e sono spesso allupati quando tornano a casa; cominciano ad aprire dappertutto per vedere cosa bolle in pentola, per cui  l’aggiunta di verdure, mi permette di fare dei piatti che accontentino di più l’occhio esigente, senza trascurare l’apporto calorico. Per cui riesco a fare  un bel piatto serio, con un terzo di pasta e due terzi di verdure. Pulite i broccoletti, lavateli. Prendete una pentola grande riempitela  d’acqua, salatela e portatela ad ebollizione. Nel frattempo pulite i gamberi e metteteli  in una piccola padella



dopo averci fatto soffriggere insieme due spicchi d’aglio tagliati finemente. Dopo aver fatto rosolare l’aglio e aver aggiunto i gamberi, sfumate con un po’ di vino bianco. Quando l’acqua sarà giunta ad ebollizione, mettete i broccoletti e a  metà cottura,



aggiungete le trofie e cuocetele per il tempo previsto sulla confezione. A cottura ultimata, scolate le trofie e mischiatele ai broccoletti e servite.

Filetti di sgombri con pomodori secchi



Cari amici, ormai mi sono affezionata a voi e non può passare un giorno che io non scriva qualcosa,  oltretutto devo pur sfamare i miei uomini, tanto vale pubblicare sul blog quello che preparo. Questa è una delle ragioni per le quali molte volte non ci sono cose straordinarie e poi perchè mi sono resa conto osservando le pagine che visitano le persone, che sono proprio i piatti più semplici quelli visitati di più. Per esempio il secondo piatto che ho messo sul blog ormai 80 gg. fa circa, cioè quando l’ho aperto, è stato quello delle verze stufate con wurstel, credevo che fosse una cosa insignificante al massimo, voi non immaginereste mai, quante decine e decine di visite ha ricevuto. Vediamo oggi cosa passa il convento.

Ingredienti:

1kg di sgombri

pomodori secchi a piacere

olio extravergine d’oliva

capperi

qualche cucchiaio d’aceto

3 foglie d’alloro

menta o basilico

aglio se lo gradite

Innanzitutto devo dirvi che spessissimo acquisto il pesce azzurro in casa mia perchè sebbene il pesce azzurro sia grasso, sappiate che il pesce più grasso è sempre più magro di una carne più magra. Sembra un gioco di parole, ma in verità è così. Dovete sapere che molti anni or sono, io non avevo alcuna conoscenza in fatto di qualità nutritive, ma quando mi sono resa conto che io ero responsabile di come educavo i miei bambini e che loro mangiavano tutto ciò che io davo loro, il senso di responsabilità ha cominciato a farsi strada e lì ho capito che dovevo prima educare me stessa, e poi trasmettere al meglio le mie conoscenze. Ho cominciato a leggere molto per capire quali erano i cibi che si potevano mettere insieme. Tornando al pesce azzurro, devo dirvi che hanno anche un’altra grande qualità, non del tutto trascurabile soprattutto di questi tempi, sono molto economici. Posso aggiungere che se siete in dieta dimagrante, non è certamente l’alimento migliore, ma se la vostra dieta è finalizzata al benessere, allora è l’ideale!!!!I Il grasso contenuto nel pesce azzurro in realtà serve per sciogliere il colesterolo presente nel sangue, aumentando il cosiddetto colesterolo buono hdl riducendo quello cattivo.

Preparazione:

Eviscerate e private della testa i vostri sgombri, lavateli. A parte mettete una casseruola con una quantità d’acqua sufficiente a coprire gli sgombri quando quest’ultima raggiungerà l’ebollizione. Acidulate l’acqua con due o tre cucchiai d’aceto bianco, salate, mettete 2 o 3 foglie d’alloro e quando sono cotti, scolateli e lasciateli raffreddare. Quando saranno freddi, togliete le lische e le spine e disponete i filetti su un piatto da portata. Se li gradite, potete unirci dei pomodori secchi sott’olio, dei capperi, aglio e menta o basilico. Così puliti  nessuno farà storie per mangiarli.  Potete gustarli sia come antipasto che come secondo.

martedì 9 febbraio 2010

Brasato al barolo



Domenica è stato il mio compleanno ed ho avuto un po’ di ospiti a pranzo per cui ho preparato  un pranzetto con i fiocchi. Ho scelto di fare il brasato perchè la mia mamma è molto innamorata di questo piatto, e siccome ha 82 anni, ed ogni volta penso chissà se l’anno prossimo saremo ancora tutti insieme a festeggiare, voglio che resti ben vivo nella mente il ricordo di una giornata serena, se Dio vuole!!!!!!!!!!!!!!!!Procediamo.

Ingredienti:

1kg e 1/2 di noce di manzo

3 carote

1 grossa cipolla

un gambo di sedano

2 spicchi d’aglio

rosmarino, salvia, alloro

vino rosso quanto basta

2 cucchiate di concentrato di pomodoro

Olio extravergine d’oliva

Procedimento:

Prendete la carne e mettetela in un contenitore all’interno del quale ci metterete tutte le verdure e gli aromi tagliati a pezzettini. Coprite il tutto con del buon vino rosso, io ho messo il Barolo anche se mio marito ha brontolato, perchè secondo lui ho sprecato una bottiglia di ottima qualità, ma io vi dico che dovete mettere il miglior vino di cui disponete. Mettete il contenitore in frigorifero per tutta la notte, quando potete, rigirate di tanto in tanto. L’indomani, scolate tutte le verdure, mettetele con l’olio, in una casseruola e fate soffriggere,



quindi aggiungete la carne, fatela rosolare e poi aggiungete il vino che avete usato per marinare la carne e fate sfumare. Aggiungete un po’ d’acqua calda qualora fosse necessario, e le due cucchiaiate di concentrato di pomodoro. Coprite e fate cuocere a fuoco dolce per tutto il tempo necessario, fino a quando cioè la forchetta non evidenzierà la tenerezza della carne. A quel punto, togliete la carne dalla casseruola, togliete l’alloro e il rametto del rosmarino, e usate il minipimer per frullare tutte le verdure affinchè venga una bella salsina. Affettate la carne fredda altrimenti



si sfalda e le fette non vengono compatte, quindi rimettete tutto nella casseruola. Quando vi servirà, non dovrete far altro che scaldare e buon appetito!!!!!!!!!!!
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