RSS

domenica 28 ottobre 2012

Risotto peperoni, speck e provola affumicata



Cari amici, oggi a Milano è arrivato un freddo che scende giù dall’Europa del nord e mi sorge spontanea una domanda, se qui in Italia, le temperature sono così fredde, figuriamoci al nord della Svezia dove si trova lo scienziato pazzo!!!!! Alla fine del mese di novembre, se Dio vuole, io e mio marito partiremo per andare a trovare nostro figlio che si trova in Svezia ed abbiamo anche organizzato per andare qualche giorno in Lapponia a vedere fra l’altro anche l’aurora boreale, a fare lunghe passeggiate in slitta, a  scalare le cascate ghiacciate o a visitare le grotte ghiacciate. Devo onestamente dire che sono gasatissima, non credo che nella vita mi capiterà più un’altra occasione così, per cui non me la sono lasciata fuggire. Oggi, non sto benissimo, ho un violento mal di schiena, per cui ho preparato qualcosa di veloce ma buono. Diego e Marta, hanno imbottigliato la birra che hanno fatto loro, per cui in casa nostra c’era un odore di distilleria che a momenti ci faceva ubriacare al solo odore!!!!! Vediamo come  si prepara questo squisito risotto.

Ingredienti:

1/2 kg di riso per risotto
5 peperoni di media grandezza
una cipolla
olio extravergine d’oliva
parmigiano grattugiato
una spolverata di pepe nero
200 gr di speck a listarelle
200 gr di provola affumicata
brodo di carne già pronto
1/2 bicchiere di vino bianco

Preparazione.

Lavate, togliete i semi dei peperoni e tagliateli a listarelle, tagliate anche lo speck,

IMG_1568

quindi passate a preparare il brodo. Io avevo in casa il brodo che avevo preparato il giorno precedente e quando lo faccio, ne preparo sempre in più in quanto il giorno dopo faccio il risotto, usando il brodo fatto da me che rende infinitamente più saporito il risotto. Voi potreste fare come me, oppure prendere i dadi da brodo o il brodo di carne pronto. Prendete una casseruola, tagliate molto finemente la cipolla, aggiungete l’olio, fate rosolare la cipolla, quindi unite lo speck, fatelo tostare, a questo punto mettete i peperoni fateli insaporire per qualche minuto, quindi fateli stufare con il vino per un quarto d’ora circa. A questo punto aggiungete il riso, fatelo tostare e

IMG_1571

cominciate ad aggiungere un mestolo di brodo dopo l’altro, man mano che lo stesso si asciuga. Fate cuocere il riso per 20 minuti circa, quindi mantecate con la provola e una parte del parmigiano mettete una grattugiata di pepe nero e servite in tavola.

venerdì 26 ottobre 2012

Peperoncini piccanti sott’olio


Cari amici, oggi  a detta dei metereologi in Italia dovrebbe avere realmente inizio l’autunno. Sì dico realmente in quanto, di fatto, siamo già in autunno da più di un mese, ma ciò nonostante il tempo è stato fantastico. Dovete sapere che siccome i miei figli sia quello che sta all’Aia, sia l’altro che sta in Svezia, leggono sistematicamente il blog, oltre ad altri modi per comunicare con loro, a volte uso anche il blog, per far saper loro, per esempio, che mentre in Svezia ci sono meno sei gradi e la neve, in Italia fino a ieri ce n’erano 24 e un sole fantastico. Mentre sto scrivendo mi dico che forse sono un po’ sadica, in quanto una delle tante cose che manca loro, è il clima atmosferico che si respira (trascurando quello sociale), ma poi mi rispondo che forse questo è un buon metodo per sdrammatizzare. Comunque devo dire che mio figlio, lo scienziato pazzo,, che come già detto, è andato a fare il ricercatore in Svezia, si è ambientato benissimo, ha quasi trovato casa e all’interno dell’università si trova molto bene. Credo immaginerete quanto potessi essere preoccupata di tutti questi cambiamenti e difficoltà, ma come al solito con l’aiuto di Dio, ce la stiamo facendo alla grande!!!!!!!La ricetta che pubblicherò oggi, è di una semplicità imbarazzante, ma siccome ho scoperto, che nessuno di tutta la gente con la quale ho parlato, sa come fare a mettere i peperoncini sott’olio, avendo terminato la mia scorta, ne ho acquistato una quantità industriale, per cui ho avuto l’occasione  buona per mettere la ricetta.

IMG_1536

Ingredienti:

peperoncini piccoli rossi piccanti
olio d’oliva extravergine

Preparazione:

Non ho messo quantità, in quanto ne acquisterete in base all’uso che ne fate in casa vostra. Io di solito vado ai mercati generali, ne compro una cassetta o due, e ne faccio per tutta la famiglia e mi durano anche tre o quattro anni. In casa nostra i peperoncini vanno più del pane, pensate che appena sposata non mangiavo assolutamente cose piccanti, nel tempo ho imparato ad apprezzarli, anche perchè in assenza di problemi allo stomaco o altre patologie,contengono un altissima quantità di vitamina c e per il sistema circolatorio sono eccelsi. Prendete i vasetti che utilizzerete, fateli sterilizzare, io di solito li metto nella lavastoviglie, quindi lasciateli asciugare.

IMG_1539

Tagliate i peperoncini lasciando attaccato un pezzo di picciolo, come mostra la foto, quindi lavateli, molte persone non li lavano, ma solo li puliscono, io a causa dei prodotti chimici che potrebbero essere stati usati, li lavo sempre, quindi li dispongo su un canovaccio e li lascio asciugare. Il giorno dopo, metto i peperoncini crudi, nei vasetti, li copro con l’olio, uso quello extravergine, perchè comunque impregnandosi di olio se è buono anche i peperoncini avranno un sapore e aroma superlativo. Tra l’altro con tutte le offerte di olio di olive comunitarie, i prezzi sono veramente contenuti, metto un pizzico di sale e chiudo i vasetti. Lascio che s’insaporiscano un po’ e poi sono utilizzabili per qualsiasi ricetta. Se ci fare caso, in una buona parte delle mie ricette, fra gli ingredienti, vi è il peperoncino sott’olio a volte è veramente indispensabile, poi se non lo gradite più di tanto o risulta troppo forte, potete toglierlo.

martedì 23 ottobre 2012

Marmellata di mele, uvetta e cannella

 

Foto0123

 

Cari amici, oggi qualcuno mi ha chiesto per chi avrei votato alle prossime elezioni, mi sono fermata un attimo a riflettere ed ho risposto con non poco disagio: “Non so neanche se andrò a votare!!!!!!!!” Io, una persona dalle idee chiarissime, che sa sempre cosa vuole e come fare per ottenerla, mi trovo a vagare nelle nebbie come molti di voi. La politica pensavo mi ha nauseata, anzi no, sbagliavo, non la politica, bensì i politici!!!!!!!!! Più si rincorrono i provvedimenti per non fare affondare l’Italia e più sono demoralizzata dal comportamento di chi ci dovrebbe rappresentare e ancor meglio condividere le nostre disgrazie e invece gioca con le nostre vite come si fa a Monopoli. Perchè sono confusa, ogni volta che sento di uno scandalo che affiora, e ce ne sono ogni giorno, si fa strada nella mia mente che purtroppo non c’è proprio nessuno che si salvi. Quanto tutto ciò mi sconvolga è presto detto, non so se andrò a votare per il semplice fatto che non saprei per chi?????????Ogni giorno si parla di rottamare questo o quello, senza avere rispetto delle persone, ma gli ottantenni che stanno abbarbicati alle loro poltrone come se il mondo dovesse crollare senza il loro contributo, quelli no, non si toccano, come fa la classe politica a rinnovarsi, se non viene dato spazio alle nuove generazioni??  Spesso nella tv di stato o nella politica, accade che chi ricopre una posizione di prestigio,  la lascia in eredità a figli e parenti, manco fosse un titolo nobiliare che spetta di diritto agli eredi e gli altri giovani capaci che non hanno questo privilegio, dopo aver visto le stesse facce per 40 anni, si ritrovano i loro figli ad occupare le stesse posizioni. Ma la meritocrazia dov’è, perchè non partono tutti dallo stesso punto e prenda il posto chi dimostra di essere più capace??????????? Bèh, è forse meglio che io distragga la mente da così gravi pensieri e un buon modo è quello di cogliere i lati semplici e sereni che ognuno di noi sa costruire all’interno della sua vita. Oggi ho comprato tre kg di mele ed ho fatto una bella marmellata, vedete un po’ come l’ho realizzata.

 

Ingredienti:

 

tre kg di mele tipo golden

150 gr di uvetta

un po’ di cannella

1kg e mezzo di zucchero

 

Preparazione:

 

Sbucciate le mele e tagliatele a cubetti. Prendete una casseruola abbastanza capiente, mettete mezzo litro d’acqua, aggiungete lo zucchero e fate uno sciroppo, quindi aggiungete le mele e fatele cuocere.

 

Foto0099

 

Dopo un’oretta circa, aggiungete le uvette, la cannella nella quantità che preferite. Ultimate la cottura e riempite i vasetti quando la marmellata è ancora calda,

 

Foto0101

 

quindi girateli sottosopra affinchè si formi il sottovuoto. Io ho ideato questa marmellata soprattutto per fare crostate e la torta di mele.

lunedì 22 ottobre 2012

Crostata con marmellata di ciliegie e crema pasticcera



Cari amici, oggi la mia cucina tanto per cambiare è a soqquadro in quanto mio figlio Diego, ha deciso di fare la birra in casa. E’ inutile, ho proprio trasmesso questa passione per la cucina, per sperimentare se stessi, per vedere cosa si è capace di fare. Mentre mio figlio era alla prese con lieviti e bottiglie, scherzosamente gli ho detto quando finisci di fare la birra dammi la ricetta che la metto nel blog. Lui mi ha risposto:” Ma sei matta, diffondere la mia ricetta segreta così???????”Lui era alle prese con la birra, io a mia volta lo ero con due splendide crostate di cui vi metto qui di seguito la ricetta.

Ingredienti per la pasta frolla:

300 gr di farina
150 gr di burro freddo
125 gr di zucchero
1 uovo e un tuorlo
un pizzico di sale
scorza di un limone grattugiata

ingredienti per la crema pasticcera:

1/2 lt di latte
un pizzico di vanillina
un uovo
due cucchiai di farina
zucchero a piacere
buccia di un limone

carta da forno
marmellata di ciliegie

Preparazione:

Iniziate preparando la pasta frolla, impastate tutti gli ingredienti velocemente, quindi avvolgete la pasta nelle pellicola e riponetela nel frigorifero per una mezz’oretta. Passate quindi a preparare  la crema pasticcera. Prendete un piccola casseruola, mettete la farina, lo zucchero, l’uovo, la vanillina, quindi stemperate con un po’ di latte per evitare i grumi, e dopo aver lavorato il composto, aggiungete il latte rimanente. Tagliate la buccia del limone, in maniera molto sottile, quindi aggiungetela alla crema, mettete la casseruola sul fuoco molto moderato e continuate a girare fino a quando non si sarà addensata, togliete la buccia e ultimata la cottura della crema, mettetela a bagno nell’acqua fredda rigirandola di tanto in tanto, affinchè si raffreddi. Nel frattempo stendete la pasta sulla carta forno, così poi risulterà più facile spostarla nella teglia, quindi bucherellate e disponeteci sopra la marmellata di ciliegie (io ho ovviamente messo la marmellata che ho fatto quest’estate)

Foto0110

e la crema pasticcera, concludete intrecciando delle strisce di pasta. Infornate a 200 gradi per una quindicina di minuti accendendo solo sotto, poi proseguite per altri 25 minuti accendendo sotto e sopra.

Foto0113

mercoledì 17 ottobre 2012

Orata con aromi al cartoccio




Cari amici, in questi giorni sono presissima, per cui non ho avuto neanche il tempo di pubblicare qualcosa, ma siccome oggi ho fatto una ricettina, semplice e spettacolare, ho deciso che dovevo assolutamente trovare il tempo e il modo, per scrivere l’articolo. Partiamo dicendo che ieri ho acquistato delle belle orate, io di solito sono contraria ad acquistare pesci allevati, ma in questa circostanza, erano così belli, di grossa taglia, che ho deciso di trasgredire. Perchè non amo i pesci allevati è presto detto, in quanto allevati, mangiano il mangime che viene dato loro dall’uomo, per cui si tratta di un cibo artefatto della serie non sappiamo cosa danno loro da mangiare. Queste orate erano così belle dicevo, che per una volta nella vita,  non ho voluto soffermarmi a pensare troppo, a volte pensare troppo, come caratterialmente mi capita di fare, si rischia di rimanere impantanati nelle melme della vita, perchè poi cominci a chiederti se ciò è vero per il pesce, lo è ancor di più per la carne e allora non si finisce più. Per cui posso affermare di essere una persona attenta, ma ho messo dei paletti, fino ad un certo punto è saggio, oltre è maniacale!!!!!!!!!!Ma  torniamo alla ricetta, prima di addormentarmi ieri sera, ho cominciato a pensare ad un modo diverso di cuocere le mie orate. Siccome tempo fa al supermercato avevo trovato dei sacchetti adatti per cuocere carni e pesci nel forno o nel microonde, ho pensato di comprarli e di usarli a mo’ di “saccoccio”. Per cui mi sono ideata degli aromi che stessero bene tra di loro, per condirli. L’esperimento è stato entusiasmante, talmente tanto, che ne penserò degli altri, con costi molto vicini allo zero.

Ingredienti:

quattro orate
due sacchetti
un ciuffetto di prezzemolo
un po’ di salvia
un po’ di rosmarino
due spicchi di aglio
una cipolla
un po’ di grani di pepe nero
due cucchiaini di farina
il succo di un limone
un cucchiaino di zucchero

Preparazione:

Eviscerate, squamate  e lavate i pesci.

Foto0090

Prendete tutti gli aromi,

Foto0089

a fate un battuto finissimo, quindi spremete un limone e unite il succo agli aromi, quindi aggiungete lo zucchero e la farina. Prendete i due sacchetti, e infilateci i pesci a due a due, prima di averli spennellati da entrambi i lati con il battuto e averne chiuso nel sacchetto il battuto restante.

Foto0092

Mettete nel forno a 200 gradi per una mezz’oretta.

domenica 14 ottobre 2012

Gnocchi con la zucca gratinati al forno



Cari amici, il finesettimana che sta per concludersi, diciamo che non e’ stato fra i piu’ rilassanti, e’ stato faticoso, perche’ ho  fatto una quantita’ industriale di crema di marroni al ruhm, un bel po’ di bottiglie di vincotto, risultato ho messo a soqquadro la cucina e le mie mani sono acciaccate. Oggi fra tutte le cose, ho preparato anche questi fantastici gnocchi,che sono veramente squisiti. Vediamo come realizzare questa ricetta.

Ingredienti:

una zucca piccola
1/2 kg di gnocchi
due gambi di sedano
tre carote
due cipolle
un ciuffetto di prezzemolo
due cucchiai di olio extravergine
abbondante parmigiano grattugiato
noce moscata
un bricco di panna da cucina

Preparazione:

Cominciate preparando il brodo che vi servira’ per cuocere la zucca. Mettete in pentola il sedano, le carote, la cipolla, riempite d’acqua e lasciate cuocere per un paio di orette,

IMG_7675

se poi preferite usare i dadi da brodo guadagnerete del tempo. Prendete un saltapasta, tritate finemente la cipolla, aggiungete l’olio e fatela dorare, quindi aggiungete la zucca

IMG_7665

che avrete provveduto a sbucciare e tagliare a fettine,

IMG_7677

quindi versate del brodo un po’ alla volta man mano che si consuma.

IMG_7680

Quando la zucca sara’ diventata come una crema sara’ pronta per essere usata.

IMG_7706

Fate cuocere gli gnocchi e quando salgono a galla, significa che sono pronti, scolateli, quindi unite la zucca alla quale avrete aggiunto la panna agli gnocchi, mettete una quantita’ generosa di parmigiano grattigiato, una macinata di noce moscata e pepe

IMG_7708

e infornate a 180 gradi e fate gratinare. Tritate finemente il prezzemolo e usatelo per decorare il piatto.

venerdì 12 ottobre 2012

Vincotto d’uva

 

IMG_1561

 

Cari amici, mi trovo nell’Oltrepo’ pavese e mentre io e mio marito ci stavamo accingendo a passare un sereno finesettimana, mi e’ venuta l’idea  di andare alla cantina sociale del paese dove abito,  per acquistare del mosto d’uva per preparare un ottimo vincotto necessario per il tempo natalizio, per preparare  le famosissime cartellate pugliesi. Come dicevo, siamo andati alla cantina sociale, ho parlato con l’enologo, al quale dopo aver detto l’uso che avrei fatto del mosto, mi ha consigliato di acquistare il “sangue di Giuda”. Io non avevo mai assaggiato questo vino, e vi garantisco che e’ un ottimo vino mosso, dolce, di un rosso intensissimo. Non voglio dirvi quant’e’ venuto buono questo  vicotto.

 

Ingredienti:

 

5kg di mosto di vino sangue di Giuda

2,500kg di zucchero

 

Preparazione:

 

Prendete il mosto,

 

 

IMG_1553

 

aggiungete lo zucchero e mettete sul fuoco a cuocere per circa 4 ore. Spesso lo zucchero utilizzato e’ equivalente al peso del mosto, io personalmente, ne metto la meta’ in quanto questa quantita’ di zucchero e’ piu’ che sufficiente per ottenere un ottimo risultato,

 

IMG_1556

 

senza che sia talmente dolce da far venire diabete, come scherzosamente dico io. Io ho lasciato cuocere il vincotto per quattro ore, questo lo dico in linea di massima, ma comunque la consistensa sara’ quella giusta quando sara’ simile al miele.

 

IMG_1558

 

Ultimata la cottura lasciate raffreddare, quindi imbottigliate e tenete pronte  le bottiglie per il tempo natalizio. Volevo anche dirvi che  cinque kg di mosto, dara’ con la giusta consistenza, circa 4 bottiglie da 750 gr. di vincotto. Se non doveste riuscire a trovare il sangue di Giuda, fatevi consigliare dall’enologo su che altro tipo di mosto potreste utilizzare.

mercoledì 10 ottobre 2012

Pasta fresca porcini e salsiccia di Norcia




Cari amici, oggi sono andata al supermercato e non ho resistito a fare un “raid” di porcini. I miei figli conoscono bene questo termine, sta a significare che ne ho comprati una quantità industriale, che ho provveduto ad affettare e a riporre nel congelatore e che userò  per tutto l’inverno. Oggi dicevo con 2kg e mezzo di funghi che mi facevano arrivare le zaffate nelle narici, vuoi non trovare immediatamente un modo interessante per investirne alcuni???????? In casa avevo un pacchetto di pasta di Alberobello che avevo acquistato quest’estate, che si chiama “foglie d’ulivo” che mi pareva proprio adatta per realizzare questa prelibatezza, e non ho avuto alcuna esitazione a buttarla in pentola. Vediamo subito questa bella ricettina.

Ingredienti:

400 gr di funghi porcini
quattro salsicce di Norcia
una cipolla
un po’ di vino bianco per sfumare
1/2kg di pasta artigianale
due cucchiai d’olio extravergine
parmigiano grattugiato

Preparazione:

Innanzitutto cominciamo pulendo i funghi,


IMG_1516

è voce comune che i funghi non vadano lavati, ma solamente spazzolati delicatamente dalla terra, io vi confesso di non riuscire a non lavare i funghi, che se sono belli compatti e non li mettete sotto l’acqua diretta, ma ne prendete un po’ e la passate sopra le cappelle, riuscite a raggiungere un buon compromesso tra chi sostiene che non vadano lavati e chi l’esatto contrario. Voi fate un po’ come meglio credete, quindi dopo averli puliti, affettateli grossolanamente. Prendete le salsicce, togliete il budello e sbriciolatele. A questo punto prendete un saltapasta, affettate finemente una cipolla, aggiungete due cucchiai d’olio e fatela dorare,

IMG_1527

poi aggiungete la salsiccia e dopo qualche minuto sfumatela con il vino, aggiungete i funghi e lasciateli cuocere per il tempo necessario, quindi spegnete il fornello.

IMG_1528

Prendete una pentola piena d’acqua e mettetela sul fuoco e quando bolle salatela e versate la pasta, scolatela un po’ al dente in quanto le faremo terminare la cottura saltandola con il condimento. Insaporite, semmai ce ne fosse bisogno, con una bella manciata di parmigiano quindi servite in tavola.

martedì 9 ottobre 2012

Mini Quiche ai porri



Cari amici, io mi affanno a postare le mie ricettine, ma ancora non ho i riscontri che avevo e che volevo ritrovare. La mia sosta forzata durata quasi un anno, mi ha azzerato tutto il lavoro precedente che molto, molto faticosamente sto cercando di ritrovare. Scusatemi se di tanto in tanto mi vengono le crisi “depressive” vedendo i numeri, ma è evidente che a fronte di tanto impegno e fatica, chiunque vorrebbe ricevere un premio i ordine alle visite del mio blog. Io vado per la mia strada, continuo imperterritamente a lavorare, a produrre e forse un giorno di questi potrò ricominciare a brindare sui miei successi. Vediamo che cos’ho preparato oggi di sfizioso.

Ingredienti:

Un rotolo di pasta sfoglia pronto
tre o quattro porri
due uova
panna da cucina
noce moscata
formaggio filante grattugiato
zafferano
stampini per crostatine
due cucchiai d’olio extravergine

Preparazione:

Pulite, lavate e tagliate a rondelle i porri,

IMG_7745

quindi metteteli a stufare con un paio di cucchiai di olio extravergine d’oliva.  Mentre si cuociono, passate a preparare la pasta. Prendete gli stampini prostatine e srotolateci dentro la pasta sfoglia, ritagliando intorno la pasta in eccesso, quindi punzecchiatela con uno stuzzicadenti. Quando i porri sono cotti, lasciateli raffreddare, aggiungete, due uova sbattute, unite la panna necessaria, la noce moscata, lo zafferano,

IMG_7754

mescolate tutto e distribuitelo negli stampini, quindi grattugiate generosamente il formaggio a scaglie grosse e infornate a 180 gradi per una ventina di minuti.

IMG_7763

domenica 7 ottobre 2012

Bucatini alla Norma



Cari amici, la ricetta che pubblicherò oggi, è una di quelle che ho preparato in Olanda. Le bocche che avevo da sfamare, non erano poche, per cui passavo buona parte della giornata a cucinare e un’ altra buona parte a fare la spesa. La foto non è il massimo, ma immaginatevi la casa piccola, un sacco di gente intorno, alcuni dei quali  mi pressavano perchè invece che dare loro da mangiare, mi attardavo a fare le foto.  Gli ingredienti me li sono portati rigorosamente dall’Italia, perchè è di questo che i miei figli avevano bisogno, di sapori e odori di casa. Pensate che mio figlio Michele, guardava estasiato i pomodori perini, ed io ero sorpresissima di questa cosa, ma mi ha fatto notare, che proprio non esistono i pomodori da sugo. Pensare che quando era in Italia i pomodori da sugo, rappresentavano una quotidianità e mai si sarebbe soffermato a pensare che un giorno tutto questo sarebbe accaduto. La ricetta di oggi è un classico della cucina siciliana e siccome loro la adorano, io l’ho preparata pensando di accontentare un po’ tutti. Vediamo come realizzare questa ricetta.

Ingredienti:

1kg di pomodori da sugo
una grossa melanzana violetta
un pezzetto di ricotta salata
qualche foglia di basilico
un pacco di bucatini
due spicchi di aglio
olio extravergine per friggere le melenzane
zucchero a piacere

Preparazione:

Partiamo preparando il sugo. Prendete una casseruola, riempitela d’acqua e quando bolle, immergeteci i pomodori che avrete prima inciso facendo una croce sulla parte estrema rispetto al punto in cui il pomodoro è attaccato al picciolo.

IMG_7650

Lasciateli giusto qualche minuto affinchè si scottino, quindi immergeteli nell’acqua fredda affinchè subiscano uno shock termico e si possano pelare agevolmente. Prendete un saltapasta, tagliuzzate finemente due spicchi d’aglio, fatelo dorare con un po’ di olio, quindi aggiungete i pomodori precedentemente tagliati a cubetti,

IMG_7654

aggiustate di sale e di zucchero, se i pomodori dovessero risultare un po’ aciduli. A questo punto, affettate le melanzane sottilmente e friggetele in olio extravergine,

IMG_7658

quindi disponetele su una carta assorbente. Nel frattempo prendete una casseruola, riempitela d’acqua, salatela e quando bolle, buttateci i bucatini e lasciateli cuocere per il tempo previsto sulla confezione. Scolate la pasta, mettetela nel saltapasta e lasciatela insaporire nel sugo, quindi impiattate, disponendo alcune melanzane su ogni piatto, grattugiate a grana grossa, abbondante ricotta salata, quindi decorate con qualche fogliolina di basilico.

venerdì 5 ottobre 2012

Fichi secchi al porto, cannella e chiodi di garofano



Cari amici, oggi è sono appena tornata dall’Olanda, il tempo atmosferico che ho lasciato là è di dodici gradi di differenza. Appena messo il piede a Milano, mi sembrava di essere arrivata ai Caraibi. Certo l’Olanda è un paese grazioso però il clima è pessimo, non fa altro che piovere e quello che lascia sorpresi, è quanto velocemente si susseguono i cambiamenti climatici nell’arco della stessa giornata. Esci di casa pensando che c’è un bel sole e scopri dopo pochi minuti che invece diluvia alla grande. Il vento poi sferza da mattina a sera, come mi fosse venuta una folgorazione celeste, mi sono detta: “Ecco perchè in Olanda hanno inventato i mulini a vento” se non cammini con i sassi in tasca e sei fornito di zavorra di altro tipo, rischi di volare via!!!!!!!!!!!Bando agli scherzi, partire è bello, ma tornare a casa è ancora più bello, anche se ci pensano i nostri politici, a farti cambiare subito idea!!!!Mentre ero là, con tutte le bocche da sfamare che avevo, oltre ad altre cose, ho fatto anche questi bei fichi che noi abbiamo raccolto in Puglia quest’estate e che io ho provveduto a seccare. Effettivamente i fichi nostrani, saranno un po’ più piccoli, ma sicuramente molto più saporiti. Il trucco è raccoglierli, alla fine dell’estate, quando ancora sull’albero cominciano ad appassire, quindi raccoglierli ed esporli al sole fino a completa disidratazione. Vediamo quindi la ricetta.

Ingredienti:

una ventina di fichi secchi
mezzo bicchiere di Porto
un po’ di zucchero di canna
cannella e chiodi di garofano

Preparazione:

Prendete una padella e mettete lo zucchero di canna con la cannella e i chiodi di garofano,

IMG_7638

aggiungete il porto a fate cuocere fino a quando il composto non acquisirà l’aspetto e la consistenza del miele. A questo punto, aggiungete i fichi, abbassate la fiamma e fateli caramellare,

IMG_7639

quindi prima che la salsina si asciughi, spegnete la fiamma. Io in quel momento non ero in possesso di panna da montare, ma se volete, potrete metterli in un piatto da portata, e decorarli con fiocchetti di panna montata.

giovedì 4 ottobre 2012

Nodini di maiale alla birra



Cari amici, in questi giorni le emozioni, si sono susseguite le une piu’’ intense delle altre. Alla laurea di dottorato mio figlio,  il cerimoniale che si teneva nella sua universita’ antichissima, affondava le sue radici nei secoli passati, tutto estremamente formale. Gli altri due miei figli, facevano da testimoni, tutti e tre rigorosamente vestiti in frac . A figlio, le cose  troppo facili, non piacciono e forse per questo a sorpresa quattro professori gli hanno sottoposto delle domande non semplicissime, in quanto stiamo di una laurea di dottorato in fisica matematica, non solo in inglese, visto che e’ la lingua ufficiale del mondo scientifico, ma anche in olandese. Sapendo che lui lo ha imparato molto bene, gli hanno riservato questo fuori programma. Oggi e’ partito per Uppsala in Svezia, dove si e’ trasferito dopo la scuola, va a fare il ricercatore la’ per un po’ di tempo. Non e’ stato facile vederlo partire, mi sarebbe venuta voglia di abbracciarlo forte e stringerlo sul cuore, ma come ho sempre detto, bisogna insegnare ai propri figli a volare, come si fa con gli uccelli e poi lasciarli andare. Come ho avuto modo di dire nel mio blog in passato, e’ un vero peccato che i nostri figli migliori siano costretti ad espatriare per trovare qualcuno che creda nel loro valore e sia disposto ad investire su di loro. Anni or sono, partivano emigranti i contadini, la classe operaia con le valige di cartone legate con lo spago, oggi sono le menti eccelse che partono, portando con se’ delle lauree pesanti. Siccome nella vita bisogna sempre andare avanti, cerchiamo di buttare alle spalle le malinconie e speriamo in un futuro diverso. Anche oggi, nonostante avessi miriadi di cose da fare, ho ovviamente dovuto cucinare e qui di seguito vi metto la ricetta.

Ingredienti:

quattro nodini di maiale
un bricco di panna da cucina
tre scalogni
una noce di burro
una birra Trappista (doppio malto)
farina per impanare
un ciuffetto di prezzemolo

Procedimento:

Impanate i nodini di maiale nella farina,


IMG_7735


quindi affettate finemente gli scalogni e fateli soffriggere con il burro e quando sono dorati, aggiungete i nodini rigirandoli in entrambi i lati. A questo punto aggiungete la birra, io trovandomi nel paese dove si beve birra alla grande, diciamo che non avrei potuto trovare posto piu’ adatto per realizzare questa ricetta. Io ho scelto una birra doppio malto in quanto e’ la piu’ adatta.


IMG_7741

Dopo aver rigirato i nodini da entrambi i lati, aggiungete la birra,


IMG_7758

lasciate cuocere a prima di spegnere, aggiungete un bricco di panna da cucina e aggiustate di sale.

IMG_7765

Condite con un po’ di prezzemolo tritato finemente. In questo periodo in Italia soprattutto al nord, e’ il periodo in cui si uccidono i maiali, e questa e’ una pratica ricetta da fare “alla veloce” con poca fatica e perdita di tempo.

martedì 2 ottobre 2012

Ananas al grill con zucchero di canna, rum e cannella


 
Cari amici, stamattina mi sono alzata di buon mattino nella guesthouse dell’universita’, in quanto alle 11, mio figlio Giuseppe, conseguira’ la sua laurea di dottorato. La sua casa e’ assalita dagli amici, uno e’ arrivato dalla Danimarca, un altro dalla Germania, uno da un’altra citta’ dell’Olanda, un altro dalla Spagna e poi ci sono i due fratelli a casa con loro e la nostra cagnolina Chicca. Immaginatevi che pandemonio ci sara’ quelle parti, per cui quando ci ha prospettato l’idea di andare a dormire alla guesthouse mi e’ sembrata una fantastica soluzione. Gia’ in questi giorni ho cucinato parecchio per un sacco di gente, almeno cosi’ sono riuscita a rilassarmi tra una cucinata e l’altra. Nel prossimo articolo, vi raccontero’ bene com’e’ andata la giornata. Intanto voglio raccontarvi qualcosa su questa ricetta. Giorni  fa siamo andati tutti insieme in un fantastico ristorante brasiliano  all’Aia. A parte il fatto che abbiamo mangiato molto bene, la cena si e’ conclusa con una squisitissima ananas al grill con zucchero e cannella. Ovviamente come spesso accade, una volta a casa abbiamo cercato di riprodurre la ricetta e come sempre, abbiamo apportato delle modifiche che hanno sensibilmente migliorato la ricetta. Vediamo subito come realizzarla.

Ingredienti:

un’ananas
un bicchierino di ruhm
zucchero di canna quanto basta
cannella

Preparazione:

Sbucciate l’ananas.

IMG_7704

quindi infilatela come da foto, nel girarrosto del forno, irroratela di ruhm, quindi rotolatela nello zucchero di canna e spolverizzatela con la cannella.

IMG_7719

Infilatela nel forno con l’opzione posizionata sul girarrosto e lasciatela girare fino a quando non si sara’ formata un bella crosticina dorata. A questo punto toglietela dal forno e affettatela come mostra la foto,

IMG_7721

IMG_7724

quindi ripetete l’operazione e mangiatela al pranzo successivo.

IMG_7731

Si tratta di un fantastico dolce che prevede zero fatica a fronte di un risultato eccelso.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...