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martedì 12 marzo 2013

Limoncello



Cari amici, oggi si è aperto il conclave a seguito del quale sapremo quale sarà il nuovo vicario di Roma; io personalmente da grande credente, sono un po’ spaesata, provata, destabilizzata. Ho la percezione che quanto accaduto con le politiche di giorni fa, che hanno dato chiari segnali di svolta e di cambiamento, si stia verificando con l’elezione del papa. Percepisco da più parti, partendo dal mio cuore e dalla mia mente, bisogno di cambiamento anche all’interno delle mura vaticane. Già, le dimissioni del pontefice, sono risuonate nelle mie orecchie, come una via di non ritorno. Ho spesso cercato di analizzare più approfonditamente questi miei pensieri, ma ahimè senza riuscirci. Mi dicevo, come mai, proprio in un momento così difficile per tutti, il nostro padre spirituale, ci lascia????? Non sono ancora stata in grado di capire se questo sia stato un segnale di forza come affermano alcuni, oppure uno di debolezza come sostengono altri. Sta di fatto, che quando ho visto volare l’elicottero che portava via il papa per sempre, nel convento di clausura, ho provato una grande stretta al cuore. Si è fatta strada una domanda nel mio cuore, è stato costretto ad abbandonare perchè incapace di piegarsi ai giochi di potere, o perchè tenuto in scacco da qualche segreto troppo pesante da custodire????? Lo so sono domande che ognuno di noi si sta ponendo in maniera più o meno consapevole e mi piacerebbe riuscire ad avere delle risposte. L’idea poi, che passerà il resto della sua vita in clausura, mi ha fatto venire delle angosce perchè rimanere segregato??? Poi mi sono data delle risposte, il papa è depositario di tanti segreti dello stato vaticano, che di solito i pontefici portano con loro nella tomba, lui invece, essendo ancora in vita, potrebbe risultare scomodo, per cui meglio tenerlo segregato. Mi sono chiesta spesso, ma ora in modo particolare, che cosa c’entri Gesù in tutto questo!!!!!!!!!!!! L’umiltà, la povertà e chissà quanti altri insegnamenti potrei citare, non fanno certo parte della vita che si svolge in Vaticano. Spero veramente che lo Spirito Santo, illumini le menti di coloro i quali le abbiano aperte per ascoltare, e che questi siano l’ago della bilancia, che farà propendere per l’uomo giusto in tempi così drammatici, altrimenti la chiesa rimarrà schiacciata dalle sue stessa rovine. Certo passare alla ricetta dopo siffatte riflessioni, sa quasi di blasfemo, ma come ho detto più e più volte, il mio blog è una sorta di diario, nel quale parlo degli accadimenti che condivido con voi e siccome mentre preparavo il limoncello per l’arrivo dei miei ragazzi  nella mia mente scorrevano a ruota libera questi pensieri, non ho
fatto altro che tradurre in lettere quanto il mio cervello mi trasmetteva.
Ingredienti:

cinque limoni freschissimi e non trattati
1/2 lt di alcool puro
350 gr di zucchero
700 gr di acqua

Preparazione:

Lavate benissimo i limoni, asciugateli e sbucciateli  in modo da tralasciare la parte bianca che è amarognola. Io in verità, un po’ ne lascio in quanto un po’ amaro è più digestivo, voi sapendo quali sono le differenze, scegliete se lo volete dolce o anche un po’ amaro e agite di conseguenza. Mettete le bucce in un vaso di vetro, copritele con l’alcool e lasciatele al buio per 40 giorni.


Decorso il tempo necessario, con l’acqua e lo zucchero preparate uno sciroppo che unirete all’alcool e dal quale avrete tolto le bucce. Tenete presente che la quantità di acqua e zucchero, sono variabili a seconda dei vostri gusti, se lo volete fare più alcoolico dovrete ridurre la quantità di acqua e viceversa. La stessa cosa vale, per la quantità di zucchero, ve l’ho indicata in quanto i miei figli mi dicono che alle mie ricette mancano le quantità, ma è una cosa che faccio di proposito, quando sono degli ingredienti che incontrano i gusti delle persone, per cui se vi piace più dolce metterete più zucchero altrimenti fate l’esatto contrario, assaggiate e capite subito se per voi va bene. Filtratelo e imbottigliatelo, in queste proporzioni verrà una gradazione di 35 gradi circa. Adesso lo metto in frigorifero e quando verranno i miei ragazzi, dopo aver gustato un buon pranzetto tutti intorno ad una tavola a chiacchierare serenamente, gusteremo un bicchierino di limoncello, che oltre a odorare di limoni, profumerà anche d’amore!!!!!!!!!!!!!

2 commenti:

Rosa ha detto...

Proverò il tuo limoncello, mi sembra ben equilibrato nelle quantità e quindi anche nel gusto.
W Papa Francesco !!! Ciao Rosa

mammamaria ha detto...

Ciao Rosa, provalo perchè è venuto veramente squisito.

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