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giovedì 31 marzo 2011

Panzerottini di pasta sfoglia alla nutella




Cari amici, io sono in partenza per l’Oltrepò pavese, vado a prendermi un paio di giorni di relax, perchè sono un po’ malata e molto, molto stanca. Approfitto del fatto che mio marito non ha grandi cose da fare per il lavoro, tiro su bagagli e bagattelle, la mia adorata cagnolina e vado. Prima di partire  ho preparato un bel dolcetto alla veloce per mio figlio di cui vi pubblico la ricetta.

Ingredienti:

Un rotolo di pasta sfoglia fresca
nutella
qualche cucchiaio di latte
zucchero

Preparazione:

Srotolate la pasta sfoglia, mettete la nutella o la marmellata a vostro piacere, quindi ripiegate su se stessa la pasta e con una rotella tagliate la pasta in eccesso, formando delle mezzelune. Distribuite i panzerottini su una placca da forno, spennellateli con un po’ di latte, quindi distribuiteci sopra un po’ di zucchero semolato

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e infornate nel forno a 180 gradi. Mangiateli caldi, con la nutella che sbrodola da tutte le parti!!!!!!!!!!!!!!!!! Non so se si era capito, ma io sono un grande fan della nutella. E’ un dolcetto squisitissimo, che si prepara in cinque minuti. Quando vengono a casa gli amici dei vostri figli a giocare o a studiare, preparateli, farete tutti felici con pochissima spesa e pochissimo lavoro.

martedì 29 marzo 2011

Sarago al forno con porri e patate




Cari amici, che devo dire, rischio di ripetere sempre le stesse cose, ma qui ogni giorno ne vengono fuori delle belle. Ho assistito con grande interesse e disappunto all’inizio del processo Mediatrade che vede come imputato “il cavaliere”. Senza voler indagare su fatti e circostanze che spero siano in buone mani e soprattutto in mani giuste, una cosa mi ha sconcertato più di altre, la prima è quella che ho notato che il premier, sta usando il processo come campagna elettorale. Come sempre accade, ha una capacità inequivocabile, di girare sempre e comunque le situazioni a suo favore; la seconda che mi ha fortemente indignato, in momenti tanto delicati quanto questi, in circostanze tanto drammatiche quanto queste, che abbia detto che lo stato sta spendendo “venti milioni di euro” dei contribuenti, perciò di noi poveri italiani, per i suoi processi!!!!!!!!!!!!!!!! Così dicendo, lui sperava e pensava di palesare la sua innocenza e l’inutilità della fatica che la giustizia sta facendo per arrivare alla verità, io invece, e spero non solo io, ho sentito il sangue affluire tutto alla testa, ho sentito le tempie scoppiarmi dalla collera e dall’indignazione. L’ho visto così sicuro e spavaldo, uscendo dal palazzo di giustizia, mi pareva quasi grato ai giudici di Milano che gli avessero dato la possibilità di avere quest’arma in più per fare campagna elettorale, tanto più che per il momento non parla e non si sa neanche se lo farà più in là. Che ci va a fare allora in tribunale??????????????? Amici, a volte mi vergogno di essere italiana, mi vergono di essere conterranea di gente così ottusa, infatti, il cavaliere, quando dice quello che dice, non si rivolge alle menti pensanti, ma si rivolge alle masse, che si sa da sempre, avere poca attitudine per la riflessione!!!!!!!!!!E per digerire questi rospi, onestamente molto duri da buttare giù, vediamo se un piatto molto leggero come quello che ho preparato oggi, ci aiuta a digerire meglio!!!!!!!!!!!!!!!

Ingredienti:

un sarago da un kilogrammo circa
10 pomodorini
cinque o sei patate
due porri
tre cucchiai d’olio extravergine
salvia e rosmarino
manciata di olive salate a piacere

Preparazione:

Eviscerate, squamate e lavate per bene il pesce. Io di solito quando voglio fare il pesce al forno preferisco prendere quello più grosso che riesco a trovare, perchè così sarà molto carnoso, non asciutto e soprattutto non sarà sicuramente allevato. I pesci allevati, si sa, mangiano i mangimi e le farine che come al solito contengono ingredienti non molto ben definiti, per cui io preferisco sempre evitare tassativamente i pesci allevati. A questo punto, prendete una teglia da forno, ungetela con un po’ di olio, affettate le patate, i porri e condite il tutto con gli aromi, in pizzico di sale e un cucchiaio d’olio.

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Poggiate sul letto di patate, il sarago e conditelo con aromi nella pancia, qualche pomodorino,

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il sale, quindi copritelo con il resto delle patate e dei porri. Mettete un mezzo bicchiere d’acqua, ultimate l preparazione, condendo con gli aromi, i restanti pomodorini,

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un cucchiaio di olio e salando a piacere, quindi mettete nel forno a 180 gradi per 40 minuti circa, comunque il tempo sarà variabile a secondo della grandezza del pesce.

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Se volete potete fare come faccio io, per evitare che i figli comincino a dire che non ne vogliono, perchè non hanno voglia di cercare le spine, io tolgo il pesce e lo pulisco tutto, mentre nel frattempo ripongo la teglia con le patate e i porri, nel forno, quindi quando ho ultimato il lavoro, rimetto tutto nel forno e faccio scaldare prima di servirlo in tavola. Così facendo se avrete tolto il pesce, senza che fosse cotto a puntino, potete ultimare la cottura senza problemi.

domenica 27 marzo 2011

Gnocco fritto

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Cari amici, stasera avevo voglia di preparare una piccola specialità emiliana, lo gnocco fritto per l’esattezza. In Emilia, si usa mangiare questi gnocchi( che non capisco bene per quale motivo si chiamino così, visto che non hanno nulla in comune con gli gnocchi) accompagnati da fantastici vassoi, di salumi piacentini. Ovviamente si tratta di una golosità che non ci si può permettere spesso, ma ogni tanto qualche trasgressione ci vuole. Infatti ho messo in tavola cicorie e fave stufate da una parte, e gnocco fritto e salumi dall’altra, per controbilanciare. Ora passiamo subito alla ricetta che è veramente semplicissima.

 

Ingredienti:

 

200 gr di farina

latte tiepido quanto basta

olio d’arachide per frittura

 

Preparazione:

 

Preparate un impasto morbido ed elastico della consistenza della pasta del pane per fare la pizza, impastando con latte tiepido, quindi lasciate riposare per una mezz’oretta.

 

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Mettete sul fuoco  una padella per frittura dai bordi alti con abbondante olio e quando avrà raggiunto la temperatura, mettete nell’olio i dischi di pasta molto sottile che avrete preparato.

 

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Lasciateli dorare, quindi metteteli ad asciugare su una carta assorbente e salateli.Portate in tavola accompagnando con un assortimento di salumi.

venerdì 25 marzo 2011

Quaglie alla veneta con verdure grigliate




Cari amici, oggi c’è una meravigliosa giornata di sole, qui a Milano ci sono 22 gradi e più che primavera sembra quasi il preludio dell’estate. Quando arriva questa stagione, io che amo tantissimo i fiori e le piante vedendo questo tripudio di profumi e di colori, rinasco a nuova vita. La primavera, sembra voler dire che la vita ha vinto sulla morte, che il bene ha vinto sul male, che la pace ha vinto sulla guerra. Tutto viene visto in un’ottica positiva, perchè dopo tutta la desolazione invernale, anche questa volta, la natura ha avuto il sopravvento, la vita rinasce ovunque!!!!!! Quando vedo gli alberi pieni di gemme pronte a sbocciare, dico a mio marito: “hai visto che gli alberi sono innamorati?” Non so dirvi perchè ma la natura in fiore, mi riconduce alla bellezza e alla pienezza dell’amore che ti fa vedere il mondo di un altro colore!!!!!!!!!!Ieri ho preparato questa bella ricettina, che però non ho fatto in tempo a postare e così vi pubblico la ricetta adesso.

Ingredienti:

quattro quaglie
due cipolle
due foglie d’alloro
due cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1/2 bicchiere di vino rosso
due zucchine
quattro patate

Preparazione:

Bruciate sul fornello l’eventuale peluria che potrebbero avere le quaglie, quindi lavatele benissimo.

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Prendete una padella, affettate le cipolle, e fatele dorare lievemente con l’olio, quindi mettete le quaglie e fatele dorate per cinque minuti, terminato i quali, sfumate con il vino a fuoco vivo. Aggiungete le foglie d’alloro, abbassate la fiamma coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco dolce, fino a termine cottura. Prima di servire in tavola, alzate la fiamma e fate rosolare. Nel frattempo che le quaglie si cuociano, prendete una griglia mettete un pizzico di sale per renderla ancora più antiaderente, quindi affettate le zucchine e mettetele sul fuoco avendo cura di girarle, la stessa cosa potete fare con le patate. Affettatele a dischetti e metteteli sulla griglia, io di solito pelo le patate, ma per questa preparazione, potete anche lavarle benissimo e farle grigliare con tutta la buccia, quindi condite le verdure con un cucchiaino di olio crudo. Servite le quaglie accompagnate con le verdure.

mercoledì 23 marzo 2011

Pennette con sugo di melanzane e pomodoro



                                     Tulipani olandesi


Cari amici, purtroppo in questi ultimi tempi, ne stanno accadendo di tutti i colori, è difficile vedere positivo, ci mancava il caro colonnello a complicarci l’esistenza e a farci trovare in mezzo ad un conflitto che si svolge fuori e dentro casa. Certo, c’è qualcuno che vuole farci passare quel che sta succedendo, per una missione di pace, ma fa un po’ strano che per missioni di pace, si usino strumenti di guerra così sofisticati. Non lo pensate anche voi?  Se le cose continuano così, saremo noi a diventare profughi e a dover cercare asilo politico!!!!!!!!!!!!! E’ che qui, nessuno ci vuole dire le cose come stanno; si stava cercando di costruire 5 centrali nucleari la cui costruzione doveva avvenire ad opera della Francia, che ha acquistato una buona quantità dei nostri debiti, per cui questa sembrava una buona soluzione per ridurre la quantità di passivo che abbiamo nei suoi confronti, ma poi  è avvenuta la tragedia del Giappone, che ha rotto le uova nel paniere di chi credeva, così facendo, di risolvere parte dei problemi economici che ci affliggono da decenni. Questa missione di pace, per meglio definirla, è una vera e propria operazione per mettere le mani sul petrolio libico, ma noi facciamo finta di credere a tutto quello che ci dicono!!!!!!!!!!!!!!! Come sempre, dopo aver dato sfogo ai miei angoscianti pensieri, visto che se non vogliamo morire di fame, dobbiamo pur nutrirci, vediamo cosa ho preparato per oggi.

Ingredienti:

un kg di melanzane violette
una bottiglia di passata rustica
1/2 kg di pennette
una scamorza
pecorino grattugiato
tre foglioline di basilico
due cucchiai d’olio extravergine d’oliva
due spicchi d’aglio
2 0 3 peperoncini piccanti sott’olio

Preparazione:

Iniziate lavando e tagliando le melanzane come da foto.


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Io da quando ho scoperto la bontà delle melanzane violette, non ho mai più acquistato, le altre, voi però scegliete la varietà che preferite. Prendete un saltapasta, tagliuzzatevi i due spicchi d’aglio e i peperoncini, aggiungete l’olio e fateli dorare lievemente, quindi aggiungete le melanzane fatele insaporire nell’olio,

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aggiungete la passata rustica,il basilico tagliuzzato e aggiustate di sale. Se la passata risultasse un po’ troppo acidula, aggiungete un pizzico di zucchero e lasciate cuocere per il tempo necessario.

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Quando il sugo è quasi pronto, mettete sul fornello, una pentola piena d’acqua, salatela e quando giunge la bollitura, buttate la pasta e abbiate cura di scolarla molto al dente, affinchè non si scuocia, durante il tempo che passerà in forno.

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  Una volta scolata, conditela con il sugo, tagliate la scamorza a cubetti, mettete una manciata generosa di pecorino, quindi infornate per una mezz’oretta.

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sabato 19 marzo 2011

Gallinella di mare all’acqua pazza e riso in brodo

 

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Cari amici, da un po’ di tempo non ero a Milano ragion per la quale non ho cucinato, oltretutto Diego si è recato in Olanda con alcuni suoi compagni di università, a trovare suo fratello e in seguito a ciò io e mio marito complice anche il lungo ponte, abbiamo approfittato per darcela a gambe!!!!!!!!!!!Eh sì amici miei, i tempi sono durissimi, quanto sta accadendo in Giappone e nel Mediterraneo, non lasciano presagire nulla di buono e anche a causa di tutto ciò, che ho preso coscienza del fatto che la vita va proprio vissuta attimo per attimo come se fosse l’ultimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!Per cui, diamoci da fare a strizzare la vita come un limone, senza lasciarne indietro neanche una goccia. Oggi ho preparato un piatto leggero, un pesce saporitissimo cotto in un brodetto “pomodoroso” con il quale ho condito un buonissimo piatto di riso. Dovete sapere che mio marito, quando vede che mi accingo a cuocere il pesce nel brodetto, si prenota subito per mangiare gli spaghetti spezzati, oppure come in questo caso ho condito il riso, in quanto ne avevo di già cotto in frigorifero. Seguendo l’esempio di mio marito, ho imparato a mangiarlo anch’io, perchè è veramente squisito e soprattutto un piatto molto leggero.

 

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Ingredienti:

 

una gallinella di mare più grossa possibile

10 pomodorini

uno spicchio d’aglio

due cucchiai d’olio extravergine

un ciuffetto di prezzemolo

due peperoncini sott’olio

300 gr di riso

pecorino grattugiato

 

Preparazione:

 

Tagliate finemente lo spicchio d’aglio, i peperoncini e metteteli in una casseruola con l’olio e fate soffriggere, quindi tagliate i pomodorini, il prezzemolo e fate cuocere.

 

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Dopo cinque minuti circa, aggiungete mezzo litro d’acqua e continuate la cottura.

 

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Quando il brodetto è cotto, aggiungete il pesce che avrete provveduto ad eviscerare e lavare e fatelo cuocere per una quindicina di minuti circa, la cottura dipende ovviamente dalla grandezza del pesce. V’insegno un segreto, quando volete preparare questa ricetta, cercate se possibile di cuocerlo il giorno prima o quanto meno un po’ di ore prima, affinchè s’insaporisca meglio.  Se desiderate, potete fare come noi, cioè usare il brodetto per condire un semplice e saporito piatto di riso o di spaghettini spezzati, insaporendo con una manciatina di pecorino grattugiato.

sabato 12 marzo 2011

Torta con pere e marmellata di pere con fonduta di cioccolato

                                  BUON COMPLEANNO MICHELE!

                  
 Cari amici, ho appena finito di leggere in internet la catastrofe che sta accadendo in Giappone e in tutta franchezza, mi è passata un po’ la voglia di pubblicare la ricetta sul mio blog. In fondo vedendo in diretta, quanto tempo (giusto qualche minuto, non di più) ci è voluto perchè il Giappone si trasformasse in una nazione in ginocchio, flagellata da un terremoto d’incredibile potenza, dallo Tsunami e per ultimo dalla presunta esplosione avvenuta nella centrale nucleare ,con conseguente evacuazione della popolazione, mi sono detta  che veramente noi abbiamo proprio la scala dei valori invertita, diamo importanza a cose che contano pochissimo, tralasciando i valori, che sono le uniche cose che vivranno con noi e nessuno ci potrà mai portare via!!!!!!!!!!! Durante la notte ho sperato a lungo che questa malaugurata evenienza non si verificasse, il povero popolo giapponese, ha già dovuto fare molti conti con le radiazioni nucleari, questi sono drammi che si sommano creando una risultante catastrofica. I miei figli hanno studiato per un certo periodo di tempo a Kyoto, quando sono andati per perfezionare il loro giapponese, abbiamo amici là e siamo molto legati a questa terra e prego che Dio li aiuti ad affrontare e superare una prova così difficile. Dicevo che di fronte a certe situazioni, ogni cosa diventa piccola, piccola per cui scrivere nel mio blog, mi sembra quasi irriverente, ma come mi è capitato di dirvi già in altre circostanze, in realtà il mio blog vuol essere un mezzo per comunicare con voi e scambiare emozioni e pensieri e le ricette sono solo un veicolo perchè questo si concretizzi.  Oltretutto domani, se Dio vuole sarà il compleanno di mio figlio Michele, il primogenito, il primo che mi abbia insegnato la bellezza e la grandezza di essere mamma, per questo ho fatto una splendida e simbolica torta, visto che è a Londra e forse sarà il primo compleanno che non festeggeremo tutti insieme,in suo onore. Per anni, abbiamo fatto delle feste fantastiche, con la casa piena di amici e beni di conforto a non finire. Dopo che i miei due figli più grandi, erano stati in Giappone, dove oltre a frequentare l’università, hanno anche seguito dei corsi di cucina orientale, corsi di bella scrittura con pennelli ed inchiostro, imparato la cerimonia del thè, ed altro, le feste si trasformavano in cene orientali che lasciavano sbalorditi tutti i loro amici. Da quest’anno, non sarà più così,  ma sono certa, che nella mente dei miei figli che vivono all’estero, quelle belle serate, rimarranno vive nel loro cuore insieme a tutti a loro amici e questo servirà a trasmettere loro la serenità necessaria ad affrontare tempi difficili lontani da casa. Vediamo com’è la ricetta di questa fantastica torta.

Ingredienti:

225 gr di farina
225 gr di zucchero
4 uova
una bustina di vanillina
250 gr di cioccolato fondente (di cui 150) per la copertura
1/2 bustina di lievito per dolci
125 gr di burro
quattro pere mature
marmellata di pere
carta forno

Preparazione:

Mettete tutti gli ingredienti nel robot, compreso 100 gr di cioccolato fondente,
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che avrete sciolto a bagnomaria con qualche cucchiaio di acqua fredda e impastate bene bene, quindi sbucciate le pere e mettetele nel robot  dopo che avrete finito d’impastare
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affinchè si sminuzzino grossolanamente. Prendete la carta forno bagnatela, strizzatela disponetela nello stampo, quindi versate l’impasto e infornate in forno preriscaldato a 180 gradi per 45 minuti circa. A cottura ultimata, sfornate la torta,
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lasciatela raffreddare,tagliatela in due dischi e farcitela con la marmellata di pere.
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Io ovviamente la marmellata l’ho fatta da me, la preparo apposta per fare questa torta, voi se volete acquistatela al supermercato. A farcitura completata, ricomponete la torta, fate fondere a bagnomaria il rimanente cioccolato con qualche cucchiaio di acqua fredda, quindi ricoprite la torta .

martedì 8 marzo 2011

Lampascioni fritti o conditi olio e pepe nero



Care amiche, mi rivolgo principalmente a voi in quanto, oggi, ricorre la festa delle donne e vorrei rivisitare con voi molto velocemente, questi ultimi decenni. Certo quando le femministe decisero che non ne potevano più di vivere di riflesso, rispetto al mondo maschile, ma volevano esse stesse essere protagoniste, mai ci si sarebbe aspettato che la società civile, si sarebbe evoluta in questo modo. Abbiamo sicuramente conquistato dei diritti fondamentali, ma forse ci si dovrebbe soffermare a pensare a quali costi tutto questo ci ha sottoposto. Sicuramente, quando si fanno delle rivoluzioni, la storia lo insegna, quello che viene dopo, azzera completamente anche tutto quanto di positivo poteva esserci prima, passando da un eccesso ad un altro. Quello che fa dispiacere, è che dopo le rivoluzioni culturali, in questo caso, ci si ritrova ad affrontare nuove problematiche i cui effetti deleteri impiegano anni a manifestarsi, ma quando si palesano, ce ne vogliono più del doppio per porci rimedio. Certo, vien da dire, se gli uomini non fossero stati così egoisti, accentratori, rilegandoci in un cantuccio, senza avere neanche il diritto di pranzare insieme a loro, probabilmente non ci sarebbe stato bisogno di fare una vera e propria rivoluzione, ma tant’è è andata così.  Quel che fa dispiacere è che dalla storia, non si impara mai nulla e si rischia come dice Gian Battista Vico che la vita sia un susseguirsi di corsi e ricorsi storici, che tradotto in parole povere, nella storia succedono e risuccedono, sempre le stesse cose!!!!!!!!!!!! Noi donne, poi, ci siamo lasciate trasportare dall’ansia di voler acquisire tutti i diritti degli uomini, dimenticando che noi purtroppo e per fortuna, siamo diverse. Siamo diventate come loro, e i loro difetti li abbiamo amplificati e tutto quello che abbiamo contestato a loro, per fini di rivalsa, l’abbiamo imparato a fare noi, “che tristezza!!!!!!!!!!!!”Siamo diventate volgari, traditrici, libere nella più brutta accezione, dimenticando che abbiamo una grande responsabilità, siamo la ruota che fa girare il mondo. E’ vero, spesso gli uomini ci vogliono comprare, ma siamo noi che non dovremmo metterci in vendita!!!!!!!!!!!!!!!!Facciamo, tutte quante del nostro meglio affinchè la famiglia, le donne, la società si rimpossessino dei valori della vita, comunque sia bando ai sermoni e tantissimi auguri a tutte!!!!!!!!!!!!!! Oggi ho preparato uno sfizietto per mio marito, in quanto io non amo granchè ciò che ho preparato oggi, ma a casa mia, mio marito è un re ed io sono la sua regina, questo è il senso di ciò che volevo dire.

Ingredienti:

1/2 kg di lampascioni
un uovo
un po’ di farina
pecorino grattugiato
olio di arachide per frittura

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Preparazione:

Pelate i lampascioni e metteteli in un contenitore pieno di acqua.

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Quindi lasciateli a mollo nell’acqua per una nottata, cambiando l’acqua di tanto in tanto.
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Il giorno successivo, mettete una casseruola piena d’acqua salata, sul fornello e quando raggiunge l’ebollizione buttateceli dentro e lasciateli cuocere per bene. A cottura ultimata, scolateli e lasciateli per un’altra mezza giornata a mollo nell’acqua, cambiandola di tanto in tanto.

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Questa procedura di continuare a cambiare l’acqua è necessaria per evitare che i lampascioni siano eccessivamente amari. Ultimata questa operazione, scolateli schiacciateli delicatamente con una forchetta e impanateli nella farina, quindi nell’uovo sbattuto a cui avrete aggiunto un pizzico di sale e una manciatina generosa di pecorino grattugiato.

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Nel frattempo mettete un padellino con l’olio sul fuoco e quando sarà abbastanza caldo, immergetevi i lampascioni e fateli friggere, quindi disponeteli su una carta assorbente.  Io ne ho fritti una parte e un’altra l’ho fatta per contorno, condendoli con un po’ di olio extravergine e una grattatina di pepe nero.

domenica 6 marzo 2011

Mele al cartoccio ripiene di noci, uvetta e miele




Cari amici, come al solito nel tardo pomeriggio sono tornata dall’Oltrepò pavese, dove oggi c’era una giornata fantastica. Le rose e gli alberi erano tutti pieni di gemme che preannunciavano l’arrivo della primavera, anche se per i prossimi giorni è previsto brutto tempo. Come dicevo sempre alla mia povera mamma: “ Comunque vadano le cose, sempre verso la primavera stiamo andando!” Quando vedo le gemme degli alberi così turgide dico a mio marito che gli alberi sono innamorati e il mio cuore si apre a quanto di bello la natura ha da mostrarmi. Oggi, volendo preparare uno sfizietto senza fare grandi pasticci, ho pensato di preparare le mele in questo modo che io e mio figlio Diego ci siamo inventati, quando lui era molto piccolo. Vediamo questa squisita ricetta.

Ingredienti:

quattro mele golden
dieci noci sgusciate
uvetta sultanina (volendo ammollata nel limoncello)
miele
cannella
carta alluminio per cartoccio

Preparazione:

Lavate benissimo le mele quindi togliete il torsolo senza romperle o tagliarle , come mostra la foto.

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Sgusciate le noci e schiacciatele grossolanamente quindi mettete una manciatina di uvetta che io per rendere più gustosa, ammollo nel limoncello, ma se voi dovete dare le mele ai bambini, ammollatela nell’acqua tiepida. Aggiungete il miele necessario a creare un impasto, quindi procedete a riempire l’interno delle mele.

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Prendete un po’ di carta d’alluminio,  avvolgete le mele singolarmente grattugiando un po’ di cannella, prima di chiuderle,

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mettetele in una teglia e ponetele nel forno a 180 gradi per il tempo necessario,

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che sarà variabile a seconda della grandezza delle mele. Mangiatele calde e volendo potete preparare una leggera crema pasticcera, di cui troverete la ricetta nel blog (alla voce crostata alle fragole). Io non avevo tempo per farla, ma vi garantisco che, con la ricetta che ho messo nel blog, per fare una crema decisamente dietetica, ma non meno saporita, mangerete un dolce fantastico, abbastanza leggero.

venerdì 4 marzo 2011

Risotto asparagi e scampi



Cari amici, in questi giorni non ci siamo sentiti, in quanto come già preannunciatovi, sono partita con mio marito per qualche giorno a metà strada fra il dovere e il piacere. Ci ha preceduto o seguito un grosso nuvolone sulla testa, stile Fantozzi, ma con tutti i problemi atmosferici annunciati, ce la siamo cavata fin troppo bene, a tratti al mare sullo Jonio, abbiamo trovato perfino il sole. Le campagne erano piene di alberi di mimosa fioriti, ed io non ho resistito a raccoglierne dei grandi mazzi di cui vi metto le foto. Appena colti erano fantastici, sembravano dei piumini soffici e odorosi, ma una volta a Milano, palesavano la sofferenza di un viaggio molto lungo. Ieri sera, quando mio figlio Diego tornando dall’università mi ha chiesto col tono indagatorio cosa ci fosse  per cena, mi è venuta l’idea di preparare il risottino di cui vi metto la ricetta. Avevo tutti gli ingredienti in casa, e non mi è costato nulla metterli insieme. Per ciò che vi riguarda, potete pensarci un giorno prima, così vi procurerete gli ingredienti necessari.  Va da se che tutti gli ingredienti utilizzati per questa ricetta, possono essere sia freschi che surgelati.

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Ingredienti:

1 kg di scampi di misura media
un mazzo di asparagi
due cucchiai d’olio extravergine
1/2 kg di riso per risotti
1/2 bicchiere di vino bianco
una cipolla
due spicchi d’aglio
una carota (per il fumetto)
un gambo di sedano (per il fumetto)
quattro pomodorini (per il fumetto)
un cipolla piccola (per il fumetto)

Preparazione:

Iniziate lavando benissimo gli scampi che solitamente contengono molta sabbia.

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Togliete la testa che metterete  insieme con le verdurine in una pentola piena d’acqua salata, sul fuoco, per fare il fumetto che userete per cuocere il risotto.

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Tagliate il guscio degli scampi sul dorso, come da foto, quindi togliete il filamento di sabbia a lavate bene.

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Questa operazione è importantissima, è una procedura che mi sono inventata io, in quanto le prime volte che cuocevo i gamberi, ma soprattutto gli scampi, rimanevo contrariata dalla quantità di sabbia che sentivo sotto i denti.  Dopo questa operazione, procedete a pulire gli asparagi. Prendete uno sbuccia patate e pelate il gambo in modo che si possa utilizzare quasi tutto, non facendo questa operazione, si rischia di buttarne la maggior parte, anche se gli asparagi fossero surgelati, quando sono rigidi, pelateli usando il pelapatate, quindi tagliateli grossolanamente. A questo punto, prendete un casseruola abbastanza grande, tagliuzzate la cipolla e l’aglio, aggiungete l’olio e fate soffriggere, quindi aggiungete gli scampi fate insaporire e sfumate con il vino. Dopo un decina di minuti, aggiungete gli asparagi, se sono freschi dovrete farli cuocere un po’ di più, altrimenti cinque minuti basteranno, quindi aggiungete il riso e  fatelo tostare. Ovviamente il fumetto deve rimanere sul fornello durante tutta la cottura del risotto, in quanto il brodo verrà aggiunto una mestolata per volta, man mano che il risotto si asciuga, fino a completa cottura. Io di solito quando faccio il risotto, ne cuocio volutamente di più in quanto il giorno dopo, lo faccio al salto. Se volte, fatelo anche voi, il giorno dopo avrete già la cena pronta in due minuti e oltretutto è fantastico!!!!!!!!!! Se volte nel blog troverete la ricetta del riso al salto.
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