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martedì 8 marzo 2011

Lampascioni fritti o conditi olio e pepe nero



Care amiche, mi rivolgo principalmente a voi in quanto, oggi, ricorre la festa delle donne e vorrei rivisitare con voi molto velocemente, questi ultimi decenni. Certo quando le femministe decisero che non ne potevano più di vivere di riflesso, rispetto al mondo maschile, ma volevano esse stesse essere protagoniste, mai ci si sarebbe aspettato che la società civile, si sarebbe evoluta in questo modo. Abbiamo sicuramente conquistato dei diritti fondamentali, ma forse ci si dovrebbe soffermare a pensare a quali costi tutto questo ci ha sottoposto. Sicuramente, quando si fanno delle rivoluzioni, la storia lo insegna, quello che viene dopo, azzera completamente anche tutto quanto di positivo poteva esserci prima, passando da un eccesso ad un altro. Quello che fa dispiacere, è che dopo le rivoluzioni culturali, in questo caso, ci si ritrova ad affrontare nuove problematiche i cui effetti deleteri impiegano anni a manifestarsi, ma quando si palesano, ce ne vogliono più del doppio per porci rimedio. Certo, vien da dire, se gli uomini non fossero stati così egoisti, accentratori, rilegandoci in un cantuccio, senza avere neanche il diritto di pranzare insieme a loro, probabilmente non ci sarebbe stato bisogno di fare una vera e propria rivoluzione, ma tant’è è andata così.  Quel che fa dispiacere è che dalla storia, non si impara mai nulla e si rischia come dice Gian Battista Vico che la vita sia un susseguirsi di corsi e ricorsi storici, che tradotto in parole povere, nella storia succedono e risuccedono, sempre le stesse cose!!!!!!!!!!!! Noi donne, poi, ci siamo lasciate trasportare dall’ansia di voler acquisire tutti i diritti degli uomini, dimenticando che noi purtroppo e per fortuna, siamo diverse. Siamo diventate come loro, e i loro difetti li abbiamo amplificati e tutto quello che abbiamo contestato a loro, per fini di rivalsa, l’abbiamo imparato a fare noi, “che tristezza!!!!!!!!!!!!”Siamo diventate volgari, traditrici, libere nella più brutta accezione, dimenticando che abbiamo una grande responsabilità, siamo la ruota che fa girare il mondo. E’ vero, spesso gli uomini ci vogliono comprare, ma siamo noi che non dovremmo metterci in vendita!!!!!!!!!!!!!!!!Facciamo, tutte quante del nostro meglio affinchè la famiglia, le donne, la società si rimpossessino dei valori della vita, comunque sia bando ai sermoni e tantissimi auguri a tutte!!!!!!!!!!!!!! Oggi ho preparato uno sfizietto per mio marito, in quanto io non amo granchè ciò che ho preparato oggi, ma a casa mia, mio marito è un re ed io sono la sua regina, questo è il senso di ciò che volevo dire.

Ingredienti:

1/2 kg di lampascioni
un uovo
un po’ di farina
pecorino grattugiato
olio di arachide per frittura

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Preparazione:

Pelate i lampascioni e metteteli in un contenitore pieno di acqua.

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Quindi lasciateli a mollo nell’acqua per una nottata, cambiando l’acqua di tanto in tanto.
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Il giorno successivo, mettete una casseruola piena d’acqua salata, sul fornello e quando raggiunge l’ebollizione buttateceli dentro e lasciateli cuocere per bene. A cottura ultimata, scolateli e lasciateli per un’altra mezza giornata a mollo nell’acqua, cambiandola di tanto in tanto.

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Questa procedura di continuare a cambiare l’acqua è necessaria per evitare che i lampascioni siano eccessivamente amari. Ultimata questa operazione, scolateli schiacciateli delicatamente con una forchetta e impanateli nella farina, quindi nell’uovo sbattuto a cui avrete aggiunto un pizzico di sale e una manciatina generosa di pecorino grattugiato.

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Nel frattempo mettete un padellino con l’olio sul fuoco e quando sarà abbastanza caldo, immergetevi i lampascioni e fateli friggere, quindi disponeteli su una carta assorbente.  Io ne ho fritti una parte e un’altra l’ho fatta per contorno, condendoli con un po’ di olio extravergine e una grattatina di pepe nero.

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