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lunedì 30 luglio 2012

Pisticchia (peperoni sott’olio)



Cari amici, in questi gg sono indaffarata e totalmente catturata dalle oliampiadi. Qui in Puglia ci sono circa 40 gradi, il caldo piega le ginocchia ed ho appena ricevuto conferma che fra un po’ di gg la mia casa sara’ invasa da ragazzi ,tra figli, amci e fidanzate. Sono felice di questa cosa, perche’ i giovani hanno un buon profumo di vita, ma non nascondo che per una decina di giorni avro’ da trafficare parecchio, dopo di cio’ avro’ bisogno di altre vacanze, per riprendermi. Sabato al mercato ho trovato dei buoni peperoni e soprattutto della varieta’ giusta per approntare questa ricetta, per cui non ho resistito. Come avrete notato, io difficilmente esco da casa, sapendo cosa comprero’, mi affico a quello che offre il mercato, perseguendo cosi’ l’obiettivo di risparmiare consumando prodotti di stagione. Vediamo questa ricetta.

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Ingredienti:

1kg di peperoni variopinti a punta non carnosi
un ciuffo di prezzemolo
due spicchi d’aglio
olio extravergine d’oliva

Preparazione:

Lavate, asciugate e tagliate a quadratini i peperoni, come mostra la foto. Fate attenzione che i peperoni devono essere della varieta’ di quelli allungati, in quanto sono poco carnosi,  gli unici adatti per questa ricetta in quanto contengono poco acqua. Dopo averli tagliati, prendete uno scolapasta, mettete il sale fino,

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copriteli con un piatto e pressateli con qualcosadi pesante. Devono stare in questo modo per 24 ore, quindi tagliuzzate il prezzemolo l’aglio e rimetteteli sotto peso per qualche altra ora. Quando i peperoni avranno rilasciato tutto il liquido, si potranno condire mettendoli nel vasetto e aggiungendo un altro po’ di prezzemolo e aglio tagliuzzati finemente. Volevo farvi presente che con un kg di peperoni, si potra; preparare un vasetto come quello riportato nella foto. Lasciate insaporire per una quarantina di gg, quindi gustateli. Temo che i miei, non resisteranno tanto a lungo, in quanto mio figlio ieri mi ha detto che ha intenzione di mangiarli, prima di tornare in Olanda!!!!!!!!!!!!!!!!

sabato 28 luglio 2012

Gnocchetti sardi salsiccia, fiori di zucca e zafferano



Cari amici, e’ relativamente tardi, ma io ho deciso di scrivere questo articolo per pubblicare la ricetta che ho preparato stasera,e’ talmente buona questa ricetta, che non vedevo l’ora di farvela conoscere. In questi gg sono molto indaffarata per cui se non cerco il tempo in orari impossibili, reputo che dovrei rinunciare a pubblicare qualsiasi cosa. Questa ricetta ce la siamo inventata io e mio figlio Giuseppe che e’ un vero vulcano di idee. Ve la consiglio vivamente!!!!!

Ingredienti:
300 gr di fiori di zucca
300 gr di salsiccia
due bustine du zafferano
una cipolla
1/2kg di gnocchetti sardi
pecorino grattugiato
due cucchiai di olio extravergine
1/2 bicchiere scarso di vino bianco

Preparazione:

Passate velocemente i fiori sotto l’acqua, quindi disponeteli su un canovaccio e lasciateli asciugare; puliteli togliendo la parte superiore dei fiori e i pistilli,

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Prendete un saltapasta, tagliuzzate la cipolla fatela dorare con l’olio, quindi aggiungete la salsiccia sbriciolata a cui avrete tolto la pelle e sfumatela con il vino.

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Accorpate il fiori che avrete provveduto a tagliare grossolanamente.

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Prendete una cassaruola e cuocete in abbondante acqua salata, gli gnocchetti. Prima di scolarli, mettete da parte un po’ d’ acqua di cottura nel caso in cui la pasta dovesse risultare troppo asciutta. Unite la pasta al condimento, mettete un po’ di pecorino grattugiato, mettete lo zafferano, lasciate insaporire per qualche minuto, quindi impiattate e servite.

venerdì 27 luglio 2012

Frittelle di fiori di zucca



Cari amici, oggi sono andata al mercato ed ho trovato un fruttivendolo che vendeva i fiori di zucca, non ho resistito e li ho comprati subito, in quanto a casa mia sono molto gettonati. A proposito, c’e’ fermento nell’aria; fra pochissimo partiranno le olimpiadi di Londra gli atleti di tutto il mondo si sfideranno, in tutta onesta’ spero, senza scandali dopin!!!!!!!!!!!!!!!!!! ….e vinca il migliore. Dopo questa piccola parentesi, ritorniamo alla nostra ricetta. Ho comprato dicevo, parecchi fiori di zucca una parte dei quali ho scelto di usarli per fare le frittelle e un’altra parte per fare degli gnocchetti sardi fantastici, la cui ricetta pubblichero’ nei prossimi giorni.

Ingredienti:

200 gr di fiori di zucca
150 gr di farina
1/3 di lievito di birra
una manciata di pecorino grattugiato
olio di semi di arachide per friggere

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Preparazione:

Togliere la parte a cui e’ attaccato il picciolo dei fiori e il pistillo all’interno, sciacquarli velocemente e disporli su un canovaccio ad asciugare. Nel frattempo preparate la pastella che deve essere lasciata a riposare e lievitare per un paio d’ore e comunque fino a quando non si vedranno le bollicine e l’impasto non sia diventato elastico. Prendete la farina,sbriciolatevi all’interno il lievito, un pizzico di sale e stemperatela con una quantita’ d’acqua necessaria a conferire alla pastella una consistenza molto liquida. Se comunque a posteriori, doveste rendervi conto di averla fatta troppo liquida, potrete aggiungere dell’altra farina, oppure al contrario, se doveste accorgervi di averla fatta troppo compatta, potrete sempre riparare, aggiungendo dell’altra acqua. Quando avrete ultimato la preparazione della pastella, aggiungete una manciata di pecorino grattugiato,unitevi i fiori,

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mettete un coperchio e lasciate lievitare. Quando la pastella sara’ pronta, procedete a friggere le frittelle in abbondante olio, quindi disponetevle  frittelle sulla carta assorbente.

giovedì 26 luglio 2012

Bucatini col pomodoro al forno




Cari amici, oggi sono particolarmente contenta in quanto stamattina  e’ arrivato lo scienziato pazzo a passare un mesetto di vacanze nell’amata Puglia, in attesa di difendere la laurea di dottorato in fisica teorica che conseguira’, credo, senza tema di smentita, col massimo dei voti, il primo di ottobre. Non vedevo l’ora che arrivasse e intanto rimuginavo su cosa dovevo preparargli per pranzo, visto che lui quando e’ la’ sente tanto la mancanza del cibo italiano; non vi dico poi quando viene in Puglia come mangia voracemente tutto quello che puo’ quasi a voler stivare qualcosa per i tempi di vacche magre. Al fine di non diventare tutti piu’ larghi che alti, di buon mattino con l’aria ancora fresca, andiamo sul lungomare e ci facciamo sei km, di camminata veloce per riequilibrare le calorie che introiteremo nell’arco della giornata. Pensa che ti ripensa, ho deciso che gli avrei preparato un bel piattodi bucatini col pomodoro al forno che nella zona del barese e’ un classico e che lui ama particolarmente. Infatti, non so se ve ne siete accorti, ma in questo periodo di permanenza in Puglia, mi sto dedicando a pubblicare tutte le specialita’ di questi luoghi. Vediamo quindi come si preparano questi bucatini che sono di una facilita’ estrema.

Ingredienti:

1kg di pomodori da sugo
uno spicchio d’aglio
un ciuffetto di prezzemolo
una manciata di pecorino romano
due cucchiai di olio extravergine
1/2kg di bucatini

Preparazione:

Lavatee tagliate a meta’ i pomodori, disponeteli in una pentola da forno, se ne avete una in terracotta e’ preferibile, perche’ qui in Puglia sono estimatori delle pentole in terracotta, in quanto trattengono i sapori e gli odori, trasformando il cibo in un’esaltazione di profumi. Se poi non ne avete, chi se ne importa, fa lo stesso, condite i pomodori con prezzemolo e aglio tagliuzzati finemente, aggiungete un dito di acqua, condite con un po’ di sale, l’olio e infine una manciata generosa di pecorino.

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Mettete in forno a 180 gradi e lasciate cuocere, terminate facendo gratinare.

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Cuocete i bucatini in abbondante acqua calda e salata e a fine cottura scolate la pasta e versatela nel tegame con il pomodoro, fate insaporire  quindi impiattate, spolverate con altro pecorinoe servite in tavola.

sabato 21 luglio 2012

Marmellata di ciliegie

ciliegia ultima 

 

Cari amici, come si e’ capito sono in Puglia a passare le vacanze. Noi abbiamo una casetta molto carina che e’ stato il nostro nido di 30 anni di vacanze. Quando i bambini erano piccoli, mio marito caricava la macchina d’ogni cosa e ci accompagnava. Pensate che mio figlio Diego, quando aveva circa 6 anni, era talmente felice di essere arrivato in Puglia, che appena entrato in casa si e’ buttato per terra ed ha baciato il pavimento. Si,’ i muri di questa casa, hanno potuto ascoltare il vociare gioioso dei bambini, la serenita. delle giornate passate a giocare a carte,  pittosto che al paroliere. Ognuno di noi aveva un ruolo, qualcuno apparecchiava, qualcun’altro lavava i piatti, io cucinavo, Diego era l’ addetto a schiacciare le mandorle e i pinoli. Si sedeva sul balcone e schiacciava alla grande,ed io dalla cucina gli dicevo che doveva cantare mentre schiacciava, altrimenti erano piu’ quelle che andavano a finire nel suo pancino. Gli piaceva talmente tanto schiacciare le mandorle,  che  non gliene facevo mancare,. Per lui era un gioco romperle e un piacere  mangiarle. Adesso siamo qui io, mio marito ed la cagnolina, in casa c’e’ serenita’, fortunatamente io sono come i bambini e faccio una caciara infernale, altrimenti ci sarebbe un po’ troppo silenzio. Per fortuna gia’ giovedi’ se Dio vuole, arrivera’  dall’Olanda, Giuseppe lo scienziato pazzo, ed gia’ sto pensando a come organizzare al meglio l’accoglienza. Probabilmente piu’ in la’ quando Diego avra’ concluso gli esami all’universita’ ci raggiungera’ e Michele il geofisico che abita all’Aia, si sta impegnando a venire da noi perche’ non resiste alla tentazione di ritrovarci tutti insieme come una volta a ricordare i vecchi tempi e a distillare amore e forza gli uni dagli altri.  Quando vengo qua mi dedico a preparare squisite  marmellate, in quanto abbiamo della frutta buonissima . Qualche gg fa ho preparato la marmellata di ciliegia che manco a dirlo e venuta da svenimento. Qui di seguito vi pubblico la ricetta.

 

ciliegie prima

 

Ingredienti:

 

3 kg di ciliegie mature

1 kg e 1/2 di zucchero

due bustine di vanillina

 

Preparazione:

 

La preparazione e’ quella solita, mettete le ciliegie snocciolate e lo zucchero in una grande casseruola in acciaio

 

ciliegie due

 

e girate di tanto in tanto. Per fare la marmellata, ci sono altri metodi, ma siccome nel tempo questo sistema molto semplice mi ha dato molte soddisfazioni, e’ quello che uso sempre. Quando la marmellata comincia a bollire, schiumatela e giratela di tanto in tanto. Dovete sapere che io ormai non doso piu’ lo zucchero che devo mettere, ma sulla base della dolcezza della frutta, aggiungo lo zucchero anche a cottura inoltrata, perche’ voglio sempre evitare di farla troppo dolce. L’assaggio e se trovo che lo zucchero sia scarso, ne aggiungo un po’. Anche per cio’ che riguarda la cottura ho messo a punto un sistema. siccome quando ho iniziato a fare marmellte, a volte era tamente collosa da risultare inutilizzabile, questo accade quando la frutta e’ molto succosa, come quella agli agrumi, io ad un certo punto se non sono sicura sulla cottura, spengo il fuoco la lascio raffreddare quindi so esattamente qual’e’ la consistenza della marmellata. Una volta appurato cio’, la rimetto sul fuoco, aggiungo la vanillina, la porto a ebollizione e riempio i vasetti, girandoli sottosopra affinche’ tutti i batteri muoiano.

 

ciliegie tre

venerdì 20 luglio 2012

Involtini di trippa di agnello al forno

 

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Cari amici, oggi ho preparato qualcosa di veramente speciale. Roba da intenditori. Se anche voi siete degli estimatori di certi tipi di cibi, vi esorto a provarli. Diciamo prima di tutto che trovare le trippine di agnello, non e’ proprio semplicissimo. Io mi diletto a preparare questo tipo di piatti, quando vengo in vacanza, in quanto dal mio macellaio, riesco ad avere quasi tutto quello che gli chiedo. Certo a Milano le cose vanno un po’ diversamente, ma se avete un macellaio di fiducia che fa di tutto per accontentarvi, chiedetegli le trippe di agnello e che soprattutto siano gia’ pulite. Vediamo com’e’ la ricetta. Ovviamente questa preparazione affonda le sue radici nel tempo, io ho giusto fatto la variante di mettere un pezzetto di speck all’interno in quanto trovo che conferisca a questo tipo di involtini un sapore particolare.

 

Ingredienti:

 

700 gr di trippa di agnello

un ciuffo di prezzemolo

100 gr di pecorino romano a pezzetti

qualche peperoncino

tre spicchi d;aglio

tre o quattro fette di speck

olio extravergine d’oliva

spago  per cucina

qualche pomodorino

una cipolla

un po’ di pecorino romano grattugiato

tre o quattro patate

 

Preparazione:

 

Lavate benissimo le trippe

 

trippa 

 

(se non riuscite a trovare quelle di agnello, potra’ andare bene anche del foiolo), quindi disponetele sul tavolo e tagliatele di una grandezza sufficiente per formare un involtino. Badate, non sara’ facilissimo, confezionarli, in quanto le trippe sono irregolari, ma e’ sufficiente che abbiate occhio, poi pian piano ci prenderete la mano. Proseguite farcendo le trippe con aglio tagliuzzato grossolanamente, un ciuffetto di prezzemolo, un pezzetto di pecorino, un po’ di speck, il peperoncino e un filo d’olio,

 

involtini trippa preparazione

 

quindi ricomponeteli e legateli con lo spago da cucina. Io uso lo spago,

 

trippa involtini crudi 

 

in quanto sono avversa agli stuzzicadenti, ma voi regolatevi come credete. A questo punto,prendete una casseruola, ungetela, disponete gli involtini, conditeli con cipolla, pomodorini, olio, quindi aggiungete le patate che avrete prima pelato, lavato e tagliato e fette. Condite tutto con altra cipolla e pomodorini, un po’ d’olio e spolverizzate tutto con un’abbondante pecorino grattugiato, quindi infornate . Tagliate le patate un po’ sottili, in quanto le trippe di agnello sono molto tenere e cuociono in fretta.  Mettete in forno caldo a 180 gradi per 40 minuti circa.

 

trippa patate crude

venerdì 13 luglio 2012

Torta al cioccolato fondente arancia e Curacao



Cari amici, e' vero, sono proprio un'imbranata!!! Sono sempre in lotta con il mio computer, ogni tanto a mia totale insaputa, combino qualche guaio, che riuscire a risolvere senza mio figlio Michele, che adesso da Londra si e' trasferito all'Aia per lavoro, e' per me una vera Odissea. Comunque volevo dirvi che ieri e' stato il mio anniversario di matrimonio, ben 32 sono gli anni passati con mio marito e per festeggiare un'occasione cosi' rara soprattutto di questi tempi, ho deciso di fare una fantastica torta. Un paio di mesi fa, Michele e' andato a fare un viaggio alle Antille olandesi in particolare a Curacao,in tale circostanza ho chiesto a mio figlio di portarmi il fantstico liquore specialita' del luogo, buonissimo per bagnare le torte. Ovviamente me lo ha portato e' molto diverso da quello che vendono da noi, ed ho subito pensato di fare una torta squisita al Curacao. Questa e' una torta che io e mio figlio Giuseppe il fisico, ci siamo inventati e l'abbiamo chiamata "torta fiesta", in quanto il sapore di questa torta si avvicina tantissimo alle merendine golose di cui vado pazza. Vediamo ora com'e' il procedimento per realizzare questa squisitezza.


Ingredienti:
due arance non trattate
liquore curacao per bagnare la torta
200 gr di farina
200 gr di zucchero
una bustina di lievito per dolci
3 uova intere

Per la crema:

1/2 lt. di latte scremato
zucchero a piacere
tre cucchiai di farina
una bustina di vanillina
1 uovo intero

Per la copertura:

300 gr di cioccolato fondente fuso a bagnomaria
100 gr di zucchero a velo

Cominciamo preparando il pan di Spagna.


Prendete un contenitore nel quale metterete 200 gr di farina, 200 gr di zucchero, tre uova, il lievito per dolci, sbattete bene il composto e quando avrete finito, aggiungete le buccie delle arance alla quali avrete tolto la pellicina bianca, per evitare che rendano amara la torta e che avrete provveduto a tagliare alla julienne, quindi dopo aver imburrato uno stampo per dolci, infornerete la torta a forno preriscaldato a 180 gradi per una mezz'ora circa. Nel frattempo che la torta e; in forno, iniziate a preparare la crema pasticcera, cosi' avra' modo di raffreddarsi prima di essere usata per la farcitura. Prendete una piccola casseruola, mettete i tre cucchiai di farina, l'uovo, la vanillina e lo zucchero che preferite, quindi aggiungete il latte un po' alla volta affinche' non si formino grumi, aggiungetevi un po' di buccine di arancia tagliate molto finemente, quindi mettete la crema sul fuoco e continuate a rimestare fino a quando non avra' assunto una consistensa cremosa, a questo punto spegnete e mettetela a raffreddare a bagnomaria. Quando il pan di Spagna sara' freddo


tagliatelo orizzontalmente, bagnatelo


con il Curacao allungato con l'acqua, anche questa operazione va fatta secondo il proprio gusto, se la preferite piu' liquorosa oppure no, quindi diaponetevi in mezzo la crema e ricopritelo con l'altra meta'.


Nel frattempo mettete il cioccolato in un padellino a bagnomaria e quando fonde, usatelo per coprire la torta. Potreteprocedere in due modi, se preferite la torta non molto dolce, fate la glassa solo con il cioccolato fondente, se la preferite piu'dolce, aggiungete un po' di zucchero a velo, nel qual caso dovrete aggiungete due o tre cucchiai d'acqua fredda per dare la giusta consistenza alla glassa. Fateci sopra i decori che preferite, quindi mettetela in frigorifero e mangiatela il giorno dopo.

Cozze alla pepata




Cari amici, nonostante la mia produzione culinaria siano tevole, non sto pubblicando molto, in quanto e’ strano a dirsi, ma ho pochissimo tempo per fare le miriadi di cose che ho in lista  ogni giorno. Pensate che per osteggiare la ciccia che incalza, ogni volta che si va in  vacanza e ci si rilassa un po’, ogni mattina mi alzo io e la mia mezza mela (mio marito) all’alba delle 7 e come prima cosa, andiamo sul lungomare che si trova vicino a casa nostra e percorriamo in marcia veloce 6 km. circa ogni mattina. Insomma, temo che al mio ritorno saro’ piu’ stanca di quando sono partita. Ovviamente io che mi trovo nel paese dei mitili, non faccio altro che preprare cozze sotto tutte le forme. Oggi le ho preparate in una maniera tanto veloce quanto strabuona!!!!!!!!!! Pensate che io per lunghi anni non le ho mai mangiate, ma una volta provate, non le ho lasciate piu’.Vi esorto a provarle, certo molti di voi le conosceranno, ma molti altri no, ed e’ a costoro che mi sto rivolgendo. Trattasi di una ricetta semplice, veloce, economica, giusta, perfetta da fare in vacanza, quando si vuole mangiare qualcosa di sfizzioso.

Ingredienti:

1kg di cozze nere
un  ciuffo di prezzemolo
uno spicchio d’aglio rosso
un po’ di peperoncino o pepe
due cucchiai di olio extravergine d’oliva

Preparazione:

Togliete il peduncolo alle cozze, quindi lavatele benissimo, affinche’ i gusci siano piu’ puliti possibili, in quanto se cosi’ non fosse, le impurita’ andrebbero a finire all’internodellecozze, una volta aperte.  Disponetele in una padella, metteteun dito scarso d’acqua corrente, quindi conditele con l’olio, il prezzemolo, l’aglio e il peperoncino.

foto da pubblicare 012

Una raccomandazione, non mettete assolutamente sale, in quanto quando si apriranno, fuori,uscira’ l’acqua che e’ all’interno, che e’ molto salata. Mettete la padella sul fuoco e in meno di dieci minuti si apriranno le cozze, a questo punto saranno gia’ pronte se le preferite appena scottate, se invece come me, preferite che siano ben cotte, perche’ non siano molli e viscide, fatele cuocere qualche minutino in piu’.

martedì 10 luglio 2012

Paccheri ripieni di carne di cavallo e cipolle di Tropea



Cari amici, sono stati necessari svariati giorni perche’ mi riprendessi dalla sconfitta umiliante patita dalla nostra nazionale di calcio. Ragazzi come dico sempre quando ci si misura con qualcosa o qualcuno, la sconfitta ci puo’ stare, l’importante e’ che sia una sconfitta onorevole. Purtroppo cosi’ non e’ stato, i nostri avversari sono parsi dei mostri sacri del calcio solo perche’ in verita’ non avevano nessun avversario in campo a contrastarli. Ho capito come da piu’ parti si sente, che la nostra squadra era stanca ed era rimasta senza benzina nelle gambe, ma non sapevano quanto durava l’europeo????? Oppure avevano pensato di non aver bisogno poi di tante energie, perche’ erano convinti che la loro avventura sarebbe finita prima?????? Ragazzi, avevate fatto delle cose fantastiche, scendevate in campo lasciando trasparire il vostro orgoglio di essere italiani, la coesione che avevate tra di voi e il messaggio di serieta’ e di questo ringraziamo il ct Prandelli, che siete stati capaci di trasmettere a quanti vi ammiravano storditi. Io ho visto tutto l’eurepeo in Olanda in mezzo a gente di tante nazionalita’ diverse, e vi assicuro che tutti erano rimasti a bacca aperta. Tutto questo ci aveva creato delle aspettative non indifferenti, ma si era capito subito che sarebbe stata una pessima serata, mi dicevo che forse  era solo un brutto sogno dal quale mi sarei di li’ a poco svegliata, invece no, era ahime’ tutto vero. I colleghi di mio figlio l’olandese, fra i quali ci sono diversi spagnoli, sono stati relativamente clementi nel non esagerare negli sfotto’ e di questo gliene siamo veramente grati. Alla prossima, cara Spagna!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Insomma per farla breve, sono passati si’ e no una decina di gg dalla finale, ma forse perche’ volevo dimenticarla subito, mi sembra ormai persa nelle nebbie della memoria, vediamo se la nazionale olimpica sapra’ consolarci!!!!!Io sono da qualche gg in vacanza in Puglia con mio marito e questa ricetta che sto per pubblicare e’ un po’ la coniugazione di due cucine diverse. Ho nelle vene un po’ di sangue della costiera amalfitana e un po’ leccese, ma sono nata a Molfetta (Ba) per cui mi sono ideata questa preparazione usando i paccheri tipici della Campania che ho riempito di carne di cavallo molto usata nella zona barese. Mio figlio l’olandese mi ha chiesto di prepargli qualcosa di pugliese ed io non ho esitato a farlo. Qui di seguito troverete la ricetta.

Ingredienti:
1Kg di carne di cavallo (volendo anche trita)
tre cipolle rosse di Tropea
mezzo bicchiere di vino rosso
tre cucchiai di olio extrevergine
un pizzico di peperoncino
un pacco di paccheri da mezzo kg
pecorino grattugiato
due bottiglie di passata rustica
un pizzico di zucchero

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Procedimento:

Cominciamo preparando un bel ragu’ alla barese. Tagliamo finemente le cipolle, facciamole soffriggere un po’ con l’olio, quindi aggiungiamo la carne ( se prendete la carne trita sara’ gia’ sminuzzata, altrimenti dovrete fare una sorta di stracotto e la carne si dovra’ sbriciolare). Sfumate la carne con il vino, quindi aggiungete la passata e lasciate cuocere a lungo. Aggiustate di sale, un pizzico di zucchero e il peperoncino. A cottura ultimata,

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procedete a cuocere i paccheri che dovranno essere scolati, molto al dente, come da immagine.

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Riempiteli con la carne che deve essere molto sbriciolata, quindi sdraiateli su una teglia nella quale avrete disposto un po. di ragu’ affinche’ non si attacchino sul fondo.

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Copriteli con il sugo rimasto, spolverizzateli con abbondante pecorino grattugiato  e infornateli vper una mezz’oretta a 180 gradi.                 

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domenica 1 luglio 2012

Marmellata di cipolle rosse di Tropea

 

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Cari amici, oggi è una giornata un po’ speciale, lo si respira nell’aria!! Pensate che la mia cagnolina oggi non stava bene, ho chiamato l’ospedale veterinario chiedendo a che ora avrei potuta portarla e il medico mi ha risposto: “Quando vuole, basta che non venga durante la partita!!!!” Io sono una grandissima tifosa di calcio, ma onestamente non pensavo che la febbre da nazionale contagiasse proprio tutti. Tutto quello che sto facendo oggi è scandito dal tempo che manca all’inizio della partita. Sono veramente gasatissima e per ammazzare il tempo, cosa che di solito non mi piace fare in quanto il mio tempo mi piace viverlo intensamente, ho pensato di fare una bella marmellata di cipolle, visto che ieri ne avevo acquistate di belle ovviamente e tassativamente di Tropea. A scopo puramente scaramantico, non mi esprimerò in possibili esiti sulla partita che ovviamente mi riserverò di fare domani. Ora vediamo questa semplicissima e fantastica ricetta come possiamo realizzarla.

 

Ingredienti:

1kg di cipolle rosse di Tropea

300 gr di zucchero

due bicchieri di vino rosso

una tazzina di aceto o aceto balsamico

salate e pepate a piacere

 

Procedimento:

Pulite

 

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e tagliate molto finemente le cipolle.

 

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Mettete il vino in una casseruola e quando inizia a sobbollire, unite le cipolle e lo zucchero.

 

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Dopo aver fatto cuocere per una mezz’oretta, aggiungete l’aceto, quindi salate e pepate a piacere.

 

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Girate di tanto in tanto e dopo circa un paio di orette la marmellata dovrebbe essere cotta e pronta da invasare. Disponete nei vasetti quando la marmellata è ancora calda e girateli sottosopra affinchè tutti i batteri muoiano. Questa marmellata è particolarmente ideale da accompagnare con formaggi stagionati quali pecorino, ricotta dura, comunque formaggi salati.

Sorbetto al limone


 
Eh si cari amici, in Italia, ci sono delle temperature a dir poco torride. Io sono appena tornata dall’Olanda e vi assicuro che poco ci mancava perchè fosse inverno. Sono partita per l’Aia io e mio marito, tre settimane fa per andare a trovare i nostri figli, pensate che nel fare le valigie, ho messo dentro anche i costumi da bagno, in quanto le volte  precedenti, mi ero resa conto che all’Aia c’era una fantastica spiaggia di sabbia bianca e sottile, simile a quella dei Caraibi. Certo mi dicevo, la spiaggia è bagnata dal mare del Nord, per cui non ci pensavo neanche un attimo a fare il bagno, ma il sole, mi dicevo quello sì che posso prenderlo. Niente di più sbagliato! Quando siamo arrivati, c’era un ventaccio che è perdurato per quasi tre settimane, sia al nord che al sud, tanto che alla fine mi sono detta, come se mi fosse arrivata una folgorazione celeste: “Ecco perchè in Olanda già secoli or sono avevano inventato i mulini a vento, perchè  è sferzata dal vento in qualsiasi stagione dell’anno. Qui si seguito vi pubblico una bella foto che ho fatto a Kinderdijk paese dei mulini a vento e patrimonio dell’umanità.

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Mentre ero là, pensavo alla nostra bella Italia, al sole che avrei trovato e mi dicevo che non vedevo l’ora di tornare, ma appena messo piede a Milano, e aver aperto lo sportello dell’auto, mi sono sentita avvolgere da una sorta di sauna, che ha fatto sorgere in me un dubbio: “Ma stavo meglio al freddo o sto meglio qui con i 40 gradi che mi offuscano la mente??????? A causa di questo caldo torrido e di squisiti limoni  profumatissimi non trattati, che ho comprato, ho deciso di fare un freschissimo sorbetto al limone di cui vi metto la ricetta.

Ingredienti:

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succo di quattro limoni
buccine tagliate alla julienne di un limone
un po’ di vanillina
zucchero quanto basta
due albumi montati a neve
un pizzico di sale
un ciuffo di menta per decorare

Preparazione:

Lavate un limone, sbucciatelo, togliete la pellicina bianca che renderebbe la buccia amara, quindi tagliatela alla julienne, come mostra la foto.

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Spremete i limoni, aggiungete la quantità di zucchero che preferite, e mettetelo sul fuoco affinchè si sciolga, quindi togliete il padellino dal fuoco e attendete che si raffreddi.


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Nel frattempo, montate due albumi a neve ben ferma, aggiungendo un pizzico di sale, quindi accorpate tutto mettendo anche le buccine e la vanillina. A questo punto mettete il sorbetto in un contenitore e giratelo ogni mezz’ora circa affinchè si possa congelare, pur rimanendo soffice e cremoso. Con il caldo che fa, mi sto letteralmente ammazzando di sorbetto.
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