Cari amici, sto letteralmente battendo i denti per il freddo e mentre sto scrivendo l’articolo, pensando che a Milano domani sarà la festa del patrono sant’Ambrogio, mi ritornano alla mente i tempi passati. Un po’ di settimane prima che arrivasse il Natale, per creare coesione, per creare serenità e per toccare con mano l’amore, avevo lanciato l’idea, che sarebbe stato bello se le casine, gli attrezzi del fornaio, piuttosto che quelli del contadino, il laghetto, o la legnaia,che servivano per il presepe, l’avessimo fatta noi con le nostre mani. Allora una domenica mattina, dopo la messa, mentre io tornavo a casa a preparare il pranzo, i ragazzi andavano al parco con il papà, a raccogliere il muschio, i legnetti, le pignette cadute per terra, i sassolini, la terra e tutto quanto potesse esserci utile per fare il presepe e costruire il recinto degli animali o il forno per infornare il pane, ovviamente tutto in miniatura. L’idea mi era venuta visitando a Spaccanapoli, tutte le botteghe dei maestri presepai, erano veramente fantastiche!!!!!!!!!!!!!!Nel primo pomeriggio dopo pranzo, si andava tutti alla fiera di sant’Ambrogio e quando verso il tardi, infreddoliti si tornava a casa, immaginatevi la scena, mio marito accendeva il fuoco nel camino, dove di tanto in tanto ci buttava qualche castagna ad arrostire, io preparavo una bella cioccolata calda e i ragazzi cominciavano ad allestire il laboratorio, vicino al camino. Mettevano un tavolino abbastanza grande, pieghevole, le sedie, gli attrezzi ed ognuno di loro come al solito aveva un compito. Il mio era quello di dare idee, mentre in cucina preparavo i dolcetti delle feste, mio figlio Michele, il più grande, dirigeva l’orchestra, Giuseppe era un bravo esecutore e Dieghino aveva il compito, con un piccolo seghetto da bricolage, di tagliare i bastoncini tutti della stessa misura, per fare steccati e casette. Ovviamente mio marito seguiva i movimenti di tutti loro. Ho passato tanto del mio tempo, cercando di creare nel loro animo, questo profumo d’amore; i tempi passano, la vita a tratti si fa veramente molto dura, ma queste gioie che hanno accompagnato la loro infanzia e giovinezza, resteranno nel profondo del loro e del mio cuore, ed ogni volta che le situazioni si faranno aspre, questi ricordi, contribuiranno a ridare loro gioia e fiducia e il pensiero che prima o poi i guai passano e torna a risplendere il sereno!!!!!!!!!!!!!!!! E adesso vediamo cosa ho preparato per oggi. A proposito, sono felicissima perchè le mie visite stanno andando alla grande, in poco più di un anno, il mio blog ha superato le cinquecento visite al giorno, grazie!!!!!!!!!!!!!!
Ingredienti:
due orate da un chiletto l’una
una cipolla
qualche pomodorino
una manciata di olive nere tipo greco
carta d’alluminio per il cartoccio
qualche fetta di limone
Preparazione:
Eviscerate e squamate le orate. Preparate la carta come da foto e disponete gli ingredienti sul pesce e nella pancia,
quindi chiudete il cartoccio e mettetelo nel forno preriscaldato e fateli cuocere per una quarantina di minuti.
Io ho preferito prendere due orate grandi, ma voi potreste anche prenderne di più piccole a farne una per ciascuno. A cottura ultimata, pulite il pesce, sporzionatelo e servitelo in tavola con il contorno di una bella insalata mista.
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